«Il Dl Cutro è un decreto farsa, vuoto ed inutile. L’inasprimento delle pene è propagandistico»
Secondo Scutellà (M5s) si tratta di un «provvedimento-slogan che va a limitare in maniera inaccettabile i diritti e gli spazi di protezione degli stranieri»
ROMA - «Questo decreto, annunciato dal governo come risolutivo del problema dell'immigrazione illegale, come soluzione alle stragi in mare, alle partenze irregolari, al lavoro nero e allo sfruttamento legato alla criminalità organizzata, manca decisamente tutti gli obiettivi, ponendosi come ennesimo provvedimento-slogan che va a limitare in maniera inaccettabile i diritti e gli spazi di protezione degli stranieri».
«In qualità di capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Politiche dell'Ue – prosegue la Scutellà - in sede di esame del provvedimento ho specificato gli evidenti profili di incompatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea sia per l'abolizione della protezione speciale, sia per la nuova fattispecie del reato di trasporto illegale di stranieri in territorio nazionale, sia per la soppressione del meccanismo di intimazione a lasciare il territorio nazionale entro il termine di quindici giorni. Per queste ragioni ho dichiarato il voto contrario e fermo del Movimento 5 Stelle a questo decreto farsa».
«Invece di promettere di andare a prendere gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo – conclude la Scutellà - il presidente Meloni dovrebbe andare in Europa per proporre, trattare e ottenere un sistema stabile di distribuzione dei richiedenti asilo, il definitivo superamento dei Trattati di Dublino e quindi dell'inaccettabile principio del "Paese di primo approdo" che deve farsi carico dell'accoglienza. Le coste italiane sono le coste dell'Europa, l'Italia non può più essere lasciata sola».