Nuova Statale 106, l'opposizione chiede un Consiglio comunale aperto a deputazione regionale e nazionale
La richiesta è stata protocollata alla segretaria della Presidenza del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano da tutti i 12 Consiglieri di minoranza
CORIGLIANO-ROSSANO - È stata protocollata oggi alla segreteria del Presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo, la richiesta di convocazione di un'Assemblea civica aperta e monotematica realtiva alla calda questione dell'ammodernamento della Statale 106 nel tratto Sibari-Coserie. La richiesta arriva dai tovoli dell'opposizione ed è firmata da ben 12 consiglieri di minoranza, praticamente tutti e già questo è sintomatico di una grande unità che fino ad ora non c'era mai stata.
L'obiettivo, infatti, è quello di capire di più, meglio e per le vie istituzionali quali siano gli indirizzi e l'idea progettuale che Stasi avrebbe "suggerito" ad Anas e al Commissario Simonini relativamente al tracciato della Sibari-Co-Ro, ma soprattutto - ma questo lo presumiamo - per capire se ci siano (o meno) buone intenzioni e buone opportunità che questa strada prima o poi venga realizzata.
In realtà della nuova Statale 106 se ne discute da sempre, l'ultima volta, in modo concreto, se ne parlò ad inizio degli anni 2000 con un progetto (quello del Megalotto 8) che non andò mai in porto. Fino ad aprile 2021 quando l'allora governo Conte, difronte anche alle esplicite istanze della Regione Calabria e di un Comune, quello di Corigliano-Rossano che - nel frattempo - è diventato il terzo per popolazione dell'intera Calabria, prospettò un progetto concreto, reale, fattibile. Sono trascorsi due anni da allora e pare che adesso le profonde turbolenze che erano intercorse tra i vertici dell'Amministrazione comunale e la stessa Anas si siano placati con un tracciato condiviso.
È la volta buona? Questo è un rebus. Le buone intenzioni dell'attuale Governo Meloni di compiere un upgrade della statale jonica ci sono tutte. Bisogna capire se queste collimano con i desiderata del territorio e soprattutto della sempre dominante élite politica di questa città. Da qui l'esigenza, quindi, di radunare attorno a un tavolo, quello della massima assise civica, tutti i rappresentanti istituzionali della città: dai consiglieri comunali, al sindaco per finire alla deputazione regionale e parlamentare del territorio.