Tavernise (M5s): «Sulla sanità e sui medici imboscati non molliamo la presa»
«Vorrei comunicare due buone notizie: la prima che è scongiurata la chiusura del Reparto Nefrologia all'ospedale di Rossano, la seconda riguarda invece la nomina del nuovo direttore sanitario allo spoke di Corigliano-Rossano, il dottor Muraca»
CORIGLIANO -ROSSANO – Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Davide Tavernise, fa il punto sulle questioni più urgenti della sanità provinciale.
«Continua senza sosta – afferma - il mio lavoro per cercare di risolvere i tanti problemi che affliggono la nostra sanità. Proponendo soluzioni e sacrosante richieste dei territori calabresi. Queste motivazioni mi hanno portato ad incontrare il nuovo Commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Antonio Graziano, alla cui attenzione ho posto questioni che reputo molto importanti. Primariamente vorrei comunicare due buone notizie».
«La prima è che grazie alla presa di servizio dal primo febbraio di un nuovo medico e allo spostamento di un dottore da un altro reparto, è scongiurata la chiusura del Reparto Nefrologia all'ospedale di Rossano. La seconda riguarda invece la nomina del nuovo direttore sanitario allo spoke di Corigliano-Rossano: dopo mesi in cui era stato dato un incarico ad interim al direttore sanitario Greco, arriva Muraca, al quale rivolgo il mio in bocca al lupo per il suo incarico».
«Nel corso dell'incontro – prosegue Tavernise - ho sollecitato nuovi bandi per l'assunzione di personale infermieristico e medico in provincia di Cosenza, soprattutto alla luce del nuovo piano operativo che prevede la riapertura degli ospedali di Cariati, Trebisacce e Praia a Mare. Ed è proprio qui, come ho avuto modo di sottolineare al Commissario Graziano, che dovranno essere impiegati i medici cubani che arriveranno nel prossimo futuro, al momento in servizio solo nella provincia di Reggio Calabria».
«Infine – e conclude - voglio annunciare che a breve sarò in grado di comunicare i dati precisi dei medici imboscati: sto aspettando le ultime risposte dalle aziende sanitarie calabresi».