«Siamo contro l’uso smisurato delle intercettazioni». Rapani ribadisce il pieno sostegno al ministro Nordio
Il senatore di Fratelli d’Italia spiega come «non vi sia nessuna volontà di abolire uno strumento indispensabile per il contrasto alla criminalità organizzata. Siamo, però, contro le manipolazioni strumentali»
ROMA - «Ho avuto modo di apprezzare le linee programmatiche del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, riferite in Commissione Giustizia ed in Aula e sono convinto della necessità di una revisione della giustizia, del Csm, in materia separazione delle carriere dei magistrati inquirenti e giudicanti, di intercettazioni "pilotate", processi civili e penali, giustizia di prossimità e revisioni della geografia giudiziaria».
È quanto dichiara il senatore di Fdi e membro della Commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
«Nordio – spiega - ha spesso sottolineato, proprio in tema intercettazioni, come non vi sia nessuna volontà di abolire uno strumento indispensabile per il contrasto alla criminalità organizzata. Siamo, però, contro l'utilizzo smisurato e assolutamente contro tutti gli effetti collaterali che potrebbero derivare dalle manipolazioni strumentali delle intercettazioni, nel rispetto della legalità e della privacy».
«Ho avuto modo di incontrare personalmente il Guardasigilli, e da magistrato è molto attento anche ai problemi legati ai disservizi di una giustizia sacrificata sull'altare della spending review, in territori difficili come quello da cui provengo, la Sibaritide, in Calabria. Il ministro Nordio ha il pieno sostegno di tutta la maggioranza» conclude.