14 ore fa:Sport, affettività e multiculturalità: gli asset educativi del Polo per l'Infanzia Magnolia
10 ore fa:Rincaro biglietti ferroviari, il Gruppo Pd: «La Calabria rischia di restare isolata per le festività»
12 ore fa:Approvato il progetto di messa in sicurezza della strada Calano-Ferulia a Caloveto
11 ore fa:Regolamento sui dehors a Trebisacce, l'opposizione incalza: «Nulla di nuovo sotto il sole»
10 ore fa:Il Comprensivo Rossano 1 è tra le 13 scuole in Italia del progetto "A scuola di OpenCoesione"
12 ore fa:Depotenziamento centrale Mercure, territori del Pollino sul piede di guerra
11 ore fa:Il Revisore boccia il documento della Giunta Minò, L'Alternativa C'è: «Contiene dati falsati»
14 ore fa:Disastro ambientale alla discarica di Pipino, due tecnici sospesi dall'attività
4 ore fa:Torna a tremare la terra in Calabria: scossa di magnitudo 4.2
15 ore fa:Straface su sospensione neuropsicomotricità a Cariati: «A dicembre avviso per il reclutamento»

La vice segretaria De Lorenzo (IdM) sui vecchi partiti: «L’obiettivo è offrire un’alternativa seria e credibile»

2 minuti di lettura

CALABRIA – La vice segretaria regionale di Italia del Meridione, Rita De Lorenzo, sulla dicotomia ideologica destra-sinistra si batte per una politica di superamento:

«I partiti in Italia non sono più fucina di elaborazione del pensiero e luoghi della militanza vera ma vivono, per la maggiore, una progressiva agonia dal post Tangentopoli”. Uninvoluzione che ha determinato degli aggregati liquidi, privi di radicamento ideale e affetti dallo sfrenato leaderismo, lunico elemento intorno al quale costruire il consenso e determinare gli esiti elettorali, attraverso profili che possano bucare lo schermo”, per usare unespressione televisiva, e lanciare improbabili proposte che, di fatto, non riformano il Paese ma tendono a mettere pezze e a creare nemici da combattere nellimmaginario collettivo».

«È stata questa – prosegue la vice segretaria - la genesi del problema che ha deteriorato la credibilità delle nostre istituzioni liberali. Ne costituiscono prova le leggi elettorali partorite dal Parlamento, a prescindere dai colori del governo di turno, dal 1994 ad oggi: la nascita delle cosiddette liste bloccate, attraverso le quali i singoli parlamentari vengono selezionati e cooptati in base alla fedeltà al presunto leader di partito, svilendone la funzione e deresponsabilizzando il mandato elettorale. Una selezione della classe politica dallalto e spesso non corrispondente ai desiderata dei territori, sempre più astenuti dal recarsi alle urne».

«E proprio perché tuttoggi vi è chi continua a teorizzare cinicamente la liquidità dei partiti e del Parlamento, quasi come se parlassimo di zavorre, è importante che le forze politiche che non si rispecchiano in questo pantano abbiano lobiettivo di offrire unalternativa seria, credibile e ragionata perché in ballo vi è la vita democratica del Paese e dello Stato. Le regole democratiche, i processi decisionali o di formazione e selezione della classe dirigente non sono delle perdite di tempo ma rappresentano dei baluardi ai quali non possiamo rinunciare».

«La recente storia del Paese insegna come lo scenario è tendente alla becera produzione di contenuti falsati o basati su antichi stereotipi, spesso non adattabili al contesto in cui viviamo: ciò che conta è lintercettazione del consenso, giocando sulla pelle della povera gente, al solo fine di occupare il potere e tralasciando limportanza della Stato di Diritto nel quale, teoricamente, vivremmo. Nasce da qui il nostro impegno, quello dellItalia del Meridione, perché consapevoli che, tra i tanti nodi che attanagliano il Paese, vi è quello della mancata riduzione dei divari territoriali tra Nord e Sud che non solo vanifica i tentativi di crescita del sistema Italia, ma calpesta i diritti di uguaglianza sanciti dalla Costituzione».

«È su questi temi che – conclude -, visto il contesto storico, occorre superare la vecchia dicotomia destra/sinistra, riunendo le migliori energie e ponendo il focus sui divari territoriali per concepire nuove coordinate di sviluppo di unItalia davvero unita. Bisogna contrastare e superare la continua iniqua distribuzione di risorse da parte dello Stato, bisogna prendere consapevolezza delle diverse potenzialità territoriali e renderle finalmente volano di sviluppo del tessuto economico e sociale, bisogna rifiutare i meccanismi di cooptazione dei partiti centralisti e dialogare con gli stessi per apportare contributi tecnici e di merito. Bisogna, insomma, fare rete per il bene comune».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.