Ancora bollente la questione mensa scolastica a Co-Ro. «Chiediamo più attenzione e meno proclami»
È quanto afferma Madeo (Azione): «Non è in discussione solo l'educazione alimentare dei nostri figli, sono in discussione gli strumenti formativi forniti agli operatori scolastici al fine di educare gli attuali studenti»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Come promesso ai genitori e agli insegnanti della Commissione Mensa Scolastica questa mattina mi sono recato presso gli uffici competenti per richiedere copia delle fatture delle derrate alimentari biologiche e a chilometro zero, acquistate dalla ditta Scamar, che l'Amministrazione Comunale ieri mattina riteneva in possesso dell'Ente. Nessuna fattura è stata richiesta e/o consegnata all'ufficio competente "perché ancora la ditta non ha sottoscritto il contratto con il Comune", riporto le testuali parole riferitemi dal dipendente comunale».
È quanto afferma Francesco Madeo (Azione-Italia Viva- Renew Europe), che così continua: «Ancora oggi, a metà anno scolastico e tranne per le ispezioni a campione fatte dai dipendenti comunali, non abbiamo contezza oggettiva e scientifica cartacea dei prodotti non dico utilizzati ma almeno acquistati dalla ditta che gestisce il servizio mensa scolastica cittadina. Contrariamente a tutte le promesse e le dichiarazioni futuristiche rilasciate sulla stampa locale, digitale e cartacea, dell'Amministrazione Comunale, alla quale chiediamo più attenzione e meno proclami. Dalla Commissione Mensa di ieri all'unanimità dei partecipanti, compresi i rappresentanti dell'Asp e della Scamar, si è manifestata l'esigenza di modificare il Menu allegato al capitolato perché non ritenuto idoneo per gli studenti di tutti gli anni scolastici e per la tipologia e la rotazione di alcuni degli alimenti indicati».
«Ci rediamo conto che il Sindaco Stasi ha "poche idee ma confuse" sul tema dell'istruzione ma come gruppo "Azione-Italia Viva-Renew Europe" riteniamo che il servizio di mensa scolastico sia un elemento fondamentale per la formazione individuale di ogni singolo studente, il quale ha il diritto di avere i medesimi strumenti formativi e le medesime possibilità culturali dei suoi coetanei europei o semplicemente salernitani. Non è in discussione solo l'educazione alimentare dei nostri figli, sarebbe semplicistico ripercorrere il ragionamento fatto ieri in commissione mensa dai consiglieri comunali di maggioranza, sono in discussione gli strumenti formativi forniti agli operatori scolastici al fine di educare gli attuali studenti e i cittadini del domani nel creare in futuro una comunità culturalmente e politicamente più attrezzata di quella attuale» conclude.