Olivo sugli eventi natalizi: «Iniziative annunciate solo 24h prima. Nessuna programmazione e zero marketing»
Alla vigilia della prima festività natalizia insorgono le prime polemiche riguardo la programmazione delle attività rese note dall'amministrazione comunale di Co-Ro
CORIGLIANO-ROSSANO - «Rieccoci prossimi alle prime giornate di festa del periodo natalizio e ormai per la quarta occasione consecutiva mancata per l’attuale Amministrazione Comunale, non vi è purtroppo traccia alcuna di una qualsiasi programmazione turistica adeguata a quella che dovrebbe essere la reputazione regionale e la proiezione socio-culturale, demografica ed economica interregionale della terza Città della Calabria».
È quanto dichiara la consigliera comunale ed assessore provinciale Adele Olivo.
«L’assessore – si legge nel comunicato - si complimenta le diverse associazioni che in ogni caso non fanno mai mancare, in tutti i mesi dell’anno, le loro autonome proposte di iniziative anche lodevoli ed interessanti; queste tuttavia non possono in nessun caso sostituirsi, dopo 4 anni, all’ormai confermata, totale mancanza di visione strategica dell’Esecutivo Stasi rispetto al potenziale distintivo, narrativo ed attrattivo della nostra grande Città d’Arte».
«Ancora una volta – va avanti la consigliera comunale – non è stata studiata, prevista e strutturata per tempo, al pari delle più organizzate destinazioni turistiche calabresi e meridionali, alcuna pianificazione di una proposta istituzionale per il periodo in questione. Né – aggiunge – è stata messa in campo alcuna attività di promozione e di marketing territoriale extraterritoriale ed extraregionale, proseguendosi anzi nel solco della pura spesa per intrattenimento sociale ad uso e consumo dei residenti che, così come avvenuto col milione di euro bruciato ad agosto non ha nulla a che vedere col turismo».
E ancora: «Quanti e quali visitatori si aspettano il sindaco e l’assessore al turismo per l’annuncio locale, fatto circolare oggi per domani, delle scarne iniziative previste in extremis, sulla cui qualità intrinseca nessuno potrebbe obiettare ma del tutto insufficienti dal punto di vista dell’appeal turistico regionale ed interregionale? È così che l’assessore al turismo insieme al sindaco pensano di promuovere ed attrarre visitatori da tutta la Calabria a Corigliano-Rossano i cui due centri storici, vera pietra miliare su cui dovrebbe essere fondata tutta la comunicazione turistica annuale della Città d’Arte, continuano invece ad essere trattati da ghetti ai quali riservare tutto ciò che non può non essere fatto agli scali delle due aree urbane? Quali numeri pensa di poter raccontare l’assessore al turismo al termine delle piccole iniziative di paese organizzate? Quelli dei pernottamenti delle strutture ricettive in questo periodo? O forse della tassa di soggiorno della quale ancora non si riescono ad avere i numeri di questa estate? Oppure si continuerà ad auto-elogiarsi per le foto delle piazze con i residenti?»
«Il turismo – sostiene Olivo – è altra cosa. È quello dei pernottamenti, misurati e documentati, quelli reali. È quello dei dati veri e della loro valutazione preventiva e successiva. Ed è quello, ad esempio, del tutto esaurito fatto registrare anche a dicembre, con la soddisfazione di ristoratori ed hotel, in quelle destinazioni turistiche che anche in Calabria, mesi e mesi prima hanno programmato e calendarizzato eventi partiti molto prima e soprattutto una efficace promozione interregionale e perfino internazionale, anche per gli stessi eventi natalizi; destinazioni di successo internazionale che, dati alla mano, hanno speso in eventi e marketing territoriale un decimo di quanto ha invece bruciato il Sindaco Stasi per concerti ed iniziative estivi e che, esattamente come quelli annunciati adesso a 24 ore dal loro svolgimento, restano senza alcuna prospettiva turistica, sganciati da qualsiasi valutazione ed appeal identitario, decontestualizzate rispetto alla forza attrattiva di una Città e di due centri storici che da soli potrebbero e dovrebbero invece trainare tutto l’incoming».
«Siamo – conclude – di fronte ad un continuo sperpero di ingenti risorse pubbliche spacciate per turistiche e promozionali, che prive di identità e capacità di destagionalizzazione, svaniscono dopo un’ora dal loro svolgimento nello stesso immaginario cittadino e di cui, questa resta la cosa più grave, non si sa nulla a sud del Trionto e ed a nord del Crati».