Nutriscore, a rischio le eccellenze agroalimentari in favore di poche multinazionali
Sofo (FdI) e altri eurodeputati scrivono a commissari europei per bloccare questa etichettatura: «Altrimenti potremo dire addio ai nostri cibi tradizionali»
BRUXELLES - L'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Vincenzo Sofo, insieme a 23 membri del Parlamento europeo di tutti i gruppi politici, tra i quali altri otto italiani, ha inviato oggi una lettera ai commissari europei Frans Timmermans e Stella Kyriakides, sostenuta da molte federazioni dell'industria agroalimentare tra le quali Confederazione Italiana Agricoltori (Cia), Confagricoltura e Federalimentare.
Nella lettera si chiede che l'etichettatura nutrizionale che l'Unione Europea ha intenzione di introdurre sul fronte delle confezioni di prodotti agroalimentari elimini le distorsioni presenti nella proposta francese denominata Nutriscore, prevedendo informazioni su calorie e nutrienti per porzione nonché prendendo in considerazione i criteri che guidano la scelta dei nutrienti e di altri componenti non nutritivi degli alimenti.
«Si tratta - commenta Sofo - di una battaglia apparentemente tecnicistica ma dall'impatto decisivo sulla nostra filiera produttiva. Il tipo di etichettatura stabilita dall'Unione Europea potrebbe comportare infatti la morte di molte nostre aziende e la scomparsa dal mercato di tanti dei nostri prodotti tipici locali in favore di pochi grandi gruppi industriali multinazionali».
«Sono infatti ormai noti gli effetti perversi sulla valutazione della qualità del prodotto agroalimentare causati dal Nutriscore, metodologia che infatti è soggetta a molte critiche persino lì dove è stata creata, in Francia. Dopo tante pressioni, un primo passo indietro da parte della Commissione europea è stato fatto, ma bisogna evitare che alla fine la stessa ci presenti come soluzione definitiva un Nutriscore mascherato. Altrimenti potremo dire addio ai nostri cibi tradizionali».