Istituzione Parco marino “Secca di Amendolara”: la commissione approva la proposta di Straface
Una preziosa opera di valorizzazione del sito. Recenti indagini, condotte dal gruppo di ricerca diretto da Silvio Greco, hanno rivelato la presenza di banchi di corallo rosso e corallo nero, mai rinvenuti prima nel Mar Jonio
AMENDOLARA – Si torna a parlare del Parco marino regionale “Secca di Amendolara” che assurge sempre di più a tangibile realtà. La IV Commissione Consiliare Regionale (Assetto e utilizzazione del Territorio e Protezione dell’Ambiente) nella seduta odierna, 9 novembre, ha difatti approvato, all’unanimità, la proposta di legge afferente all’istituzione del Parco marino regionale “Secca di Amendolara” a firma della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface.
Pareri favorevoli all’iniziativa sono stati infatti espressi sia dai componenti di maggioranza che di opposizione, nonché dalle autorità che sono state intervenute nella seduta odierna: Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi e Aree Naturali Protette, in rappresentanza del Dipartimento Regionale Territorio e Tutela dell’Ambiente; Antonello Ciminelli, delegato dal Sindaco del Comune di Amendolara, che nel corso del suo intervento ha evidenziato l’importanza della proposta di legge e le numerose ricadute positive sull’intero territorio; il Tenente di Vascello Donato Scolozzi, delegato dal Comandante della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Corigliano.
«Sono molto soddisfatta dell’esito positivo di questa mia proposta di legge – dichiara Straface – che, come già illustrato in precedenza, prevede un significativo intervento della Regione Calabria, rientrante in una strategia di azioni finalizzate a garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del medesimo territorio regionale. Ringrazio l’intera IV Commissione, il presidente Raso, tutti i componenti e le autorità intervenute quest’oggi, le quali, all’unanimità, hanno espresso parere favorevole per il testo portato in esame, riconoscendone motivi ispiratori e obiettivi prefissi. L’istituzione del Parco, difatti, andrebbe a configurarsi come una vera e propria svolta nell’ambito dell’opera di tutela e valorizzazione della cosiddetta “Secca di Amendolara”, già oggetto di studi e di ricerche per la sua storia di isola sommersa che la leggenda vuole identificare con la Ogigia narrata da Omero, e farebbe di Amendolara e dell’intero comprensorio dell’alto Jonio Cosentino il nuovo epicentro della ricerca mediterranea sulle scienze marine».
«L’istituzione del Parco – prosegue Straface – rappresenta, pertanto, una grande opportunità che potrà innescare un meccanismo virtuoso che porta a sviluppare intorno a questo sito tutta l’industria del turismo che in altre parti d’Italia, invece, è ben presente e costituisce fonte di occupazione, sviluppo, economia, andando a costituire il soggetto attuatore delle Azioni, delle Misure di Conservazione e dei Monitoraggi richiesti dalla Direttiva Natura 2000 nelle Zsc e programmati nel Paf 2021-2027. Molteplici le funzioni assegnate al Parco: dalla conservazione di specie animali e vegetali, comunità biologiche, singolarità faunistiche alla tutela della biodiversità e dell’equilibrio complessivo del territorio, dalla salvaguardia e valorizzazione paesaggistica del territorio alla conoscenza scientifica della flora e della fauna finalizzata al monitoraggio e al censimento, con particolare attenzione per le specie endemiche e rare, alla fruizione turistica, culturale, didattica e ricreativa in forme compatibili con la difesa della natura e del paesaggio».