Co-Ro Summer Fest: Caputo porta le carte alla Corte dei Conti
Non si placa la polemica su quelle che il rappresentate di Fratelli d'Italia, Guglielmo Caputo, definisce «spese pazze della giunta» effettuate per la programmazione del cartellone estivo
CORIGLIANO -ROSSANO – Il costo della programmazione estiva e quindi degli eventi del “Co-Ro Summer Fest” continua ad essere, per Guglielmo Caputo rappresentante di Fratelli d’Italia, una questione da sviscerare ed analizzare a fondo.
L’accusa mossa: «aver bruciato circa 1 milione di euro solo per l’intrattenimento attorno a Ferragosto, senza alcuna promozione della destinazione turistica».
«Questo dato – prosegue - sintetizza un preciso modo di concepire la gestione delle risorse pubbliche; sindaco e assessori ancora non hanno né smentito né offerto chiarimenti alla Città. Solo chiacchiere, allusioni e fuga dalle proprie responsabilità».
E incalza: «Quanto è costata la programmazione ai cittadini di Co-Ro? E a quanto ammontano le determine delle spese ancora senza copertura? Se Stasi ha numeri diversi ha il dovere di dimostrarlo. Così come ha il dovere di chiarire a quanto ammontano le altre determine, approvate dal super dirigente (nominato dal Sindaco) ma ad oggi ancora senza copertura, come ad esempio quelle per Siae e per i piani di sicurezza per il mese di agosto. Restiamo comunque convinti che su questa precisa questione, dalla quale emergeranno altre centinaia di migliaia di euro di spese assunte senza la necessaria copertura finanziaria, saprà riportare la necessaria trasparenza la Corte dei Conti alla quale nei giorni scorsi abbiamo formalizzato le nostre istanze».
«Ciò che più indigna – continua il rappresentante di Fratelli d'Italia – è che nel suo vano tentativo di replica, ammettendo indirettamente l'esistenza di quella spesa gigantesca (782.000 euro) che continua a crescere quotidianamente, Stasi allude ad una programmazione annuale. Forse si riferisce al discutibile bando per l'assegnazione di contributi per eventi da maggio a dicembre - sottolinea ancora Caputo - (100 mila euro iniziali, poi lievitati a 150 mila euro per consentire di rientravi ad associazioni amiche e contigue come Terra e Popolo)? Lo spieghi. Nessuno sa nulla di questa fantomatica programmazione annuale che avrebbe dovuto far parlare della terza città della Calabria da gennaio a dicembre e quanto meno oltre il Trionto ed il Crati.O è stato forse messo in atto il famoso piano turistico commissionato per migliaia di euro dalla Giunta Stasi a tale professor Romita? L'unica certezza che emerge dalle carte, sono le spese pazze di questa Giunta. Nessuna pubblicazione o iniziativa di promozione nazionale o internazionale. Nessun piano di promozione strategica, di marketing e comunicazione turistica, per attrarre visitatori e per destagionalizzare. Ma, tra le tante migliaia di euro bruciate, perfino un reportage di 1 minuto sui concerti di quest'estate, costato ben 14 mila euro, ovvero 200 euro al secondo; un prodotto turisticamente inutile, senza alcuna efficacia. Una vergogna assoluta».
«Al netto delle foto di piazze e lungomari pieni a Ferragosto – conclude Caputo –, che rappresentano l'immagine scontata della Calabria in quei giorni e che non misurano in nessun modo gli effetti di un'eventuale programmazione turistica, tanto meno annuale, gli unici dati che Stasi dovrebbe avere in mano e citare sono quelli della tassa di soggiorno e quindi dei pernottamenti. Peccato che da quelli trapelati fino ad ora, confrontati con la spesa documentata, emerge una perdita gigantesca che per una qualsiasi azienda significherebbe solo fallimento. Aspettiamo che Stasi dimostri il contrario. Basta chiacchiere».