«Che fine ha fatto il concorso per il potenziamento dei Centri per l'impiego calabresi?»
Il capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale fa le pulci al presidente Occhiuto che nel luglio scorso «aveva annunciato di voler investire sulla trasparenza e sul merito»
REGGIO CALABRIA - «In Calabria ad oggi, sono zero le assunzioni dirette a rafforzare i centri per l'impiego. Eppure, nel luglio scorso, durante la conferenza stampa di presentazione del concorso per rafforzare i 15 centri per l'impiego in Calabria, il presidente Occhiuto testualmente ha affermato "è un modo per dimostrare ai giovani calabresi che questo governo regionale vuole investire sul merito e sulla trasparenza ed è un modo anche per dimostrare al Paese che le istituzioni calabresi hanno l'intenzione di fare sul serio, cioè di qualificare l'apparato burocratico della Regione". Ad oggi di quel concorso restano le parole e la delusione di circa 47 mila tra laureati e diplomati che lo scorso 31 gennaio, in risposta all'avviso pubblicato dalla regione hanno aderito al concorso». È quanto denuncia il capogruppo del M5S in regione Davide Tavernise.
«Il 31 dicembre 2021 sulla gazzetta ufficiale – va avanti Tavernise - l'indizione del concorso per la selezione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità a tempo determinato. Circa 47 mila le domande presentate per concorrere al ruolo di istruttore direttivo amministrativo – finanziario (categoria D), di istruttore amministrativo – contabile (categoria C), di specialista in servizi per il lavoro (categoria D, posizione economica D1), di Specialisti e Analisti (categoria D). Nel mese di luglio la conferenza stampa per presentare modalità di svolgimento delle prove, date e sedi. Le prime prove vengono annunciate dal 2 al 4 agosto, per le altre, viene detto, si attende settembre. Vengono così convocati per sostenere le prove e concorrere per il profilo professionale di istruttore amministrativo contabile (diplomati), posti previsti 177, 26.356 candidati. Nello specifico sono stati convocati: a Catanzaro 6423 candidati, a Reggio Calabria 7065 candidati, a Cosenza (Rende) sede 1, 5208 candidati, a Cosenza (Rende) sede 2, 4647 candidati, a Crotone 1329 candidati e a Vibo Valentia 1864 candidati. Sono trascorsi due mesi e al momento non risulta pubblicata alcuna graduatoria. Nessuna notizia si ha invece dei laureati concorrenti per il ruolo di "Istruttore direttivo amministrativo-finanziario" che non solo attendono di essere convocati per la prova ma, addirittura, non hanno avuto modo di vedere nemmeno la graduatoria preselettiva, basata solo sui titoli, per capire se idonei ammessi alla prova».
«Tutto questo – conclude Tavernise - accade con drammaticità in Calabria nonostante nel 2019 la legge, voluta dal governo Conte I che ha introdotto il reddito di cittadinanza, ha inserito anche un piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego, con un investimento di un miliardo di euro, per far fronte al grave ritardo rispetto agli altri Stati europei, frutto di politiche miopi del passato. E' inaccettabile in una regione, che ha bisogno come il pane di dare lavoro e dignità a migliaia di cittadini, dove addirittura il centro per l'impiego di Cosenza e di Vibo Valentia non dispone nemmeno di una sede, oltre che essere fortemente sottodimensionato come personale, procrastinare all'infinito la concretizzazione di una legge di civiltà che potrebbe risollevare le sorti di molti nostri concittadini».