5 ore fa:Bimbi, sorrisi e partecipazione vera per il Natale di Saracena
4 ore fa:Anche i Marcatori Identitari Distintivi nel calendario dell’Ente Parchi Marini Regionale della Calabria
3 ore fa:Eco dello Jonio, quando i numeri diventano comunità: ecco il 2025 del glocal che ha scelto di restare libero
6 ore fa:Barbieri al Tg3 per raccontare i piatti tradizionali della Vigilia in Calabria
2 ore fa:Quel Natale che suonava al camino... ricordando Salvatore Romanello
5 ore fa:Nei piccoli Comuni la politica esplode in piazza e a Pietrapaola lo scontro diventa pubblico
4 ore fa:Ricerca e tutela, il 2025 si chiude con un bilancio positivo per le Riserve di Tarsia e Foce del Crati
3 ore fa:Il monito della pedagogista Renzo: «La scuola ha perso voce, autorevolezza e coraggio»
7 ore fa:Il Sindaco di Morano e gli Zampognari in visita ai reparti del "Ferrari" di Castrovillari
6 ore fa:Castrovillari presenta "Civita Nova – Winter Edition" tra i paesi del Pollino

Per Baldino votare M5s significa «scegliere di stare dalla parte giusta»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO ROSSANO - «Il M5S arriva al 25 settembre con la testa orgogliosamente in alto. Ho iniziato a fare politica nel M5S perché ci ho visto quegli ideali di giustizia sociale, di etica pubblica, di legalità. Sono ideali e valori in cui credo, e candidature come quelle di Cafiero De Raho sono la dimostrazione che continuano ad appartenere al movimento. Tutto ciò, mi rende orgogliosa della forza politica cui appartengo, perché non solo non li ha mai abbandonati ma in questi anni al governo li ha perseguiti e continua a farlo. Ora tocca a voi elettori fare la scelta. Perché le mafie si nutrono di omertà, intimidazione e consenso sociale. Se non vogliamo dare consenso alla criminalità organizzata e alle mafie bisogna votare e scegliere dalla parte della legalità, di chi ha le mani libere, di chi non ha ombre, di chi non ha ricevuto finanziamenti da grossi gruppi di potere e di sicuro farà gli interessi dei cittadini. Scegliamo di stare dalla parte giusta».

Sono queste le parole di Vittoria Baldino a conclusione dell'evento targato M5S, dedicato alla legalità, che si è tenuto nella centrale piazza Salotto nell'area urbana di Corigliano, ieri sera 21 settembre. Presenti e intervenuti anche Laura Ferrara, i candidati Maria Saladino, Teresa Sicoli e Maria Elisabetta Barbuto.

«Non parlare delle mafie significa fare un favore alle mafie – rimarca il già procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho. Il silenzio, l'omertà, l'intimidazione sono elementi che connotano la mafia. Quando si tace le si fa un favore. Rispetto al passato si muove con strumenti molto insidiosi con cui riesce a controllare interi territori, soprattutto esercitando attività economiche e attività d'impresa. Non lo fa da oggi ma da 40 anni. Per questo occorrono banche dati che contengono tutti gli elementi, sulle imprese, sugli appalti, necessarie a consentire di estrapolare i gruppi di impresa che partecipano ai vari appalti. Basterebbe un semplice confronto con banche dati, che contengono tutti questi elementi ed estrapolare le informazioni, per fare approfondimenti e adottare misure interdittive, evitando alle stesse imprese infiltrate di continuare a partecipare agli appalti. La criminalità organizzata determina un inquinamento della nostra economia ed è fonte di impoverimento e indebolimento delle imprese sane. Se l'impresa sana non riesce a crescere non c'è occupazione sana. La zavorra d'Italia e del Sud è rappresentata proprio dalla mafia. La legalità è quindi un tema fondamentale. Sul tema giustizia, invece, serve aumentare il numero dei giudici, perché in Italia abbiamo un numero di cause altissimo».

Così Cafiero De Raho, che nel corso dell'evento entra nel merito di tutte quelle sfaccettature proprie del tema giustizia e legalità.

Una chiusa anche sull'importanza del reddito di cittadinanza: «Una tutela sociale per aiutare gli ultimi, i più fragili che potrebbero essere fagocitati dalle mafie».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.