Maxiblitz nel cosentino, per Adduino (M5s) «emerge un quadro desolante»
Il senatore pentastellato: «I partiti devono vagliare l’integrità morale dei loro candidati, eletti ed iscritti. I cittadini calabresi meritano una classe dirigente operante nella legalità e nella trasparenza»
COSENZA – «È un quadro desolante quello che emerge dalle pagine di cronaca giudiziaria calabrese di queste ore: a Cosenza e nell'hinterland cittadino carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno eseguito oltre duecento ordinanze cautelari emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda, diretta da Nicola Gratteri. Nell'operazione sono coinvolti amministratori locali, professionisti, imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata cosentina, responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, organizzazione illecita di giochi anche d'azzardo e di scommesse, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori».
Lo scrive in una nota stampa il senatore Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle che così continua: «Si tratta di reati molto gravi contestati a uomini delle istituzioni che ricoprono cariche pubbliche anche apicali. Al netto delle responsabilità e della colpevolezza, aspetti che saranno stabiliti dai magistrati, gli accadimenti delle ultime ore ci obbligano sicuramente a fare una riflessione anche in vista delle imminenti elezioni politiche: è necessario che tutti i partiti facciano pulizia al loro interno vagliando l’integrità morale dei loro candidati, eletti ed iscritti. Questo è un atto dovuto verso le istituzioni e verso i cittadini calabresi che meritano una classe dirigente operante nella legalità e nella trasparenza» conclude.