Una legge regionale per consentire i libero accesso ai disabili in spiaggia
La proposta è stata protocollata ieri dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Davide Tavernise: «È evidente che ad oggi sono mancati impegno e sensibilità sia da parte delle istituzioni che da parte dei privati»
REGGIO CALABRIA – È stata depositata nella giornata di ieri, 22 luglio, la proposta di legge di iniziativa del capogruppo M5S in consiglio regionale Davide Tavernise, che intende garantire l'accessibilità dei disabili alle spiagge demaniali destinate alla balneazione.
«La legge regionale n. 4/2003 – fa sapere Tavernise - ha previsto la possibilità per i comuni costieri di richiedere il finanziamento per la realizzazione di strutture mobili o fisse, e della relativa segnaletica di riferimento, per agevolare l'accesso al mare, sulle spiagge libere, di persone con problemi motori. Da molti anni questa disposizione non viene finanziata. Successivamente, è stata approvata la legge regionale n.17/2005, che disciplina l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato a fini turistico-ricreativi, prevedendo, all'articolo 15 comma 2, che i concessionari garantiscano l'accesso al mare da parte dei disabili, predisponendo appositi percorsi da posizionare sulle spiagge, sia normalmente che parallelamente alla battigia».
«Allo stesso modo, per le spiagge libere – prosegue Tavernise – la stessa legge regionale n. 17/2005 prevede che la Regione tramite il piano di indirizzo regionale (PIR), obblighi i comuni al medesimo adempimento. Ciò nonostante, il mare resta spesso un luogo inaccessibile per le persone disabili. E' evidente che ad oggi sono mancati impegno e sensibilità sia da parte delle istituzioni che da parte dei privati».
«Le leggi regionali vigenti risultano, dunque, disattese e, allo stesso tempo, insufficienti. Infatti – continua Tavernise - per garantire un effettivo godimento delle zone balneari, da parte dei disabili, sono necessari dispositivi ulteriori rispetto ai soli percorsi dedicati. Si pensi ad esempio, a sedie per accesso alla spiaggia e al mare, a parcheggi dedicati e a servizi igienici adeguati. Sarebbe, dunque, necessario garantire un'offerta di servizi completa, che vada oltre le dotazioni minime, e cerchi di soddisfare ogni necessità dei disabili. La proposta di legge persegue, così, l'obiettivo di promuovere la qualità dell'offerta balneare introducendo misure specifiche per assicurare che la pianificazione costiera, regionale e comunale, preveda spiagge libere attrezzate per le esigenze delle persone con disabilità, in modo che questi cittadini possano trovare presso i comuni costieri aree di balneazione attrezzate per le loro esigenze. Si prevede, infatti, per comuni e privati, tanto l'obbligo di abbattere le barriere architettoniche che impediscono ai disabili l'accesso alla spiaggia, quanto l'obbligo di garantire la presenza di servizi igienici accessibili, ausili speciali per la mobilità alla balneazione, parcheggi riservati nelle aree adiacenti alle spiagge».
«Tanto – conclude Tavernise - rappresenta anzitutto una questione di civiltà sociale, quindi la garanzia del diritto alla piena fruizione delle spiagge e del mare da parte di tutti, promuovendo così l'uguaglianza sostanziale. Una proposta, dunque, che mostra l'attenzione del legislatore regionale alle istanze dei disabili».