1 ora fa:A Castrovillari arriva un importante evento regionale di Judo
1 ora fa:Ponte del primo maggio: tempo in graduale miglioramento sulla Calabria del nord-est
5 ore fa:Il rossanese Domenico Tedesco sarà premiato dall'associazione Peter Pan
2 ore fa:Malattie croniche e alimentazione: cambiare abitudini è il primo passo per condurre una vita sana
7 ore fa:All'Unical la presentazione del libro “La responsabilità disattesa”
5 ore fa:Alta velocità, chiesto un incontro urgente a Occhiuto che «non può decidere di "non decidere"»
3 ore fa:Centro Democratico: «Cassano ultima per reddito pro capite in provincia, la situazione è gravissima»
4 ore fa:Spopolamento, Rapani (FdI) sostiene un disegno legge per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici
6 ore fa:«Investire nell'aeroporto di Crotone per sviluppare collegamenti internazionali, specialmente con la Germania»
2 ore fa:Studenti belgi in visita all'Associazione Matrangolo di Acquaformosa

Co-Ro, città sporca e allo sbaraglio con un sindaco “presente” solo sui social

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Tra il racconto favolistico di una città funzionante, i numerosi book fotografici a banalissimi interventi di manutenzione, i selfie di parate e cerimonie di ogni genere e le notizie false riportate per dare l'idea "che qualcosa si sta facendo", ciò che realmente caratterizza l'iperattivismo facebookiano del primo cittadino è la ricerca quasi ossessiva di baruffe e scontri pubblici col Governo Regionale (del tutto inopportuni se si ha l'onore di indossare la fascia tricolore della terza Città della Calabria)». 

È quanto scrive in un comunicato stampa, Mattia Salimbeni - Corigliano Rossano Domani.

«Chi ci guadagna da tutto ciò? Certamente non la città. Dietro questi continui ed irragionevoli attacchi, c'è soltanto l'esigenza del sindaco di occupare uno spazio, quello che, a suo dire, lasciano scoperto i partiti di centrosinistra. Intenzione legittima, molto utile alla propria carriera personale ma che condanna alla marginalità la città di Corigliano-Rossano, la quale si ritrova ad avere un sindaco che, per proprie ambizioni personali, attacca e dileggia istituzioni con le quali dovrebbe cercare un minimo di collaborazione. Nell'ultima infelice uscita contro la Consigliera Straface, per giustificare la completa confusione ed inadeguatezza della sua nuova compagine politica, rispolvera un vecchio strumento, tipico di chi è impermeabile ad assumersi le proprie responsabilità: lo scarica barile».  

«La città di Corigliano-Rossano è invasa di rifiuti, la marina di Schiavonea (addirittura elevata dal primo cittadino a "priorità dell'amministrazione") è l'area più colpita, con cumuli di spazzatura letteralmente ovunque. La crisi che colpisce il ciclo dei rifiuti, che ridimensiona la capacità di conferimento della Città, certamente non è l'unica ragione di tale disastro. Ci sono delle precise responsabilità amministrative sulle quali il sindaco non dice una mezza parola e ha dato ordine di fare lo stesso ad assessore e consiglieri di maggioranza. La misura della "gestione Stasi" è un -20% di raccolta differenziata, che graverà sulle tasse dei cittadini da qui ai prossimi due anni e che determina gran parte dell'abbandono indiscriminato di rifiuti su strade, piazze e lungomare».

«L'inciviltà dilaga perché rimane impunita: su volere esclusivo del sindaco e dei suoi più intimi consiglieri, questa amministrazione ha polverizzato il comando dei vigili, indebolito il reparto controllo ambientale e reso inutile il sistema foto-trappole. La ditta appaltatrice ha vistosamente abbassato i livelli di efficacia del servizio, specie in relazione allo spazzamento, nel più totale e colpevole silenzio dell'amministrazione comunale. I cittadini pagano campagne di sensibilizzazione che non si fanno o completamente inadeguate, basti pensare all'area di Schiavonea ed ai migliaia di turisti che non conoscono tempi e modalità del servizio di raccolta».

«Corigliano-Rossano è l'unica grande città che non ha attivato la raccolta speciale dei rifiuti covid, né oggi né in pieno lockdown. La stessa città che per disorganizzazione e scarsa attenzione all'igiene pubblica urbana, non aumenta la frequenza di raccolta nei mesi estivi delle località balneari (come accade in tutte le città chiamate a gestire grandi flussi turistici) e non riesce a garantire neanche i cestini gettacarte sui corsi principali. Al contrario, subisce la vergogna di un'enorme discarica sotto la piazza più grande e più frequentata della città, "piazza salotto", dove l'ultimo intervento di pulizia risale al periodo commissariale».  

«Tutto questo è di esclusiva competenza locale. Bisogna cominciare a dirlo chiaramente: la nostra città non è mai stata così sporca e ci sono precise responsabilità dell'amministrazione comunale. A nulla serve prendersela a turno col Governo, la Regione e le passate amministrazioni (anche perché, numeri alla mano, le vecchie amministrazioni sul tema hanno di gran lunga fatto meglio). C'è bisogno che Sindaco e assessori comincino a fare quello per il quale sono pagati: lavorare.  Se si pensasse meno a fare gli spadaccini su Facebook e più ad amministrare questa Città, forse oggi Corigliano-Rossano godrebbe di una luce diversa».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia