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Il mercato ittico di Cariati è stato trasformato in una discarica a cielo aperto

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CARIATI - «Tra i tanti esempi di degrado ambientale disseminati in questo  periodo nel nostro paese, c’è sicuramente la condizione in cui versa il  piazzale del mercato ittico, che nel silenzio più totale e nell’indifferenza di chi ci governa, sta ormai sostituendo l’isola ecologica comunale come deposito di ogni tipo di rifiuti, stoccaggio di sfalci di potature e taglio erba e  cosa gravissima,  con  presenza di cassonetti contenenti  residui che sembrerebbero provenire da impianti di depurazione, pertanto  classificabili  come “rifiuti speciali”».

È quanto scrivono in una nota stampa congiunta i Consiglieri comunali di opposizione di Cariati che così continuano: «Ci chiediamo ancora una volta chi ha autorizzato un tale scempio? Chi ha il compito di sorvegliare e dirigere i servizi di manutenzione e ambientali del nostro Comune? Il segretario comunale nella qualità di dirigente dell’Area Tecnica?  Possibile che il poco presente se non invisibile assessore esterno all’ambiente, forestiero rossanese, pur essendo un ingegnere, non sa che quello che si sta perpetuando all’interno di quell’aria è un danno ambientale? Oppure più semplicemente non essendo di Cariati non conosce il territorio e non sa nemmeno dov’è ubicato il mercato ittico e quindi la sua vicinanza al porto e alla zona turistica?».

«Ancora una volta chiediamo a chi di dovere di intervenire rispetto a questa seria problematica, di interessarsi seriamente alla salvaguardia del territorio e al decoro urbano e appellandoci anche a quelle forze politiche, movimenti, cittadini e consiglieri comunali che tengono al decoro e all’immagine della nostra cittadina, chiediamo ancora una volta prendere le distanze da questo modo di amministrare la cosa pubblica!» concludono.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.