7 ore fa:Il Duo Claude Hauri e Daniel Moos incanteranno La Città della Musica
11 ore fa:Impresa storica per il Tennis Club San Paolo di Co-Ro: conquista la D2
7 ore fa:Corigliano-Rossano, pensionato denuncia l’INPS: «36 anni di lavoro e pensione decurtata»
10 ore fa:Martilotti chiede al prossimo presidente della Regione il varo del "Piano pesca straordinario"
9 ore fa:A San Basile inaugurata la Panchina Gialla, simbolo della lotta al bullismo
11 ore fa:Roseto Capo Spulico, al via i lavori nell'Ufficio Postale per il progetto "Polis"
8 ore fa:Avvio anno scolastico a Cariati, Minò: «La sicurezza è la priorità assoluta»
10 ore fa:Cassano, nuova fase per ArticoloVentuno: massima attenzione ai temi locali
8 ore fa:Ritorna “Spazio Mamma” alla Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi “Carmine De Luca”
9 ore fa:Insediato il nuovo consiglio dell'Ordine dei Geologi della Calabria: ecco i nomi

Disegno di legge sulle riaperture, polemica e confusione sui termini stabiliti

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Questo ddl Riaperture è caotico e contraddittorio quanto lo è stata finora la gestione del Covid. È lo specchio del disordine mentale e morale che domina nelle stanze dei bottoni. È la conferma che in Italia non esiste la democrazia, ma c'è un'autarchia mascherata dalla convenienza e schermata da una terribile ruffianeria e mancanza di libertà personale».

Lo afferma il deputato di Alternativa Francesco Sapia, intervenendo in dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal Governo sul ddl Riaperture alla Camera e annunciando il voto contrario di Alternativa: «Per coscienza, coerenza e in nome del popolo italiano».

«Nel suo discorso di reinsediamento, il Capo dello Stato aveva sottolineato l'esigenza di recuperare il ruolo del Parlamento nell'assunzione delle decisioni. La maggioranza aveva applaudito, fingendo di non capire il significato di quel richiamo del presidente Mattarella. Da allora, invece, c'è stata una nuova escalation di ripudio della funzione parlamentare da parte del presidente Draghi e della sua maggioranza timorosa, obbediente rinunciataria e supina», ricorda Sapia, denunciando un "Parlamento delegittimato" che: «Si limita a ratificare decisioni assunte dal Consiglio dei ministri, presieduto da persona non eletta né voluta dal popolo».

«Abbiamo assistito ad una censura costante delle due Camere. Addirittura – sottolinea l'esponente di Alternativa - il governo è arrivato a mandare armi all'estero in virtù di una risoluzione approvata dal Parlamento, senza più precisare e riferire alcunché in merito alla guerra in Ucraìna, alle scelte compiute e alla linea stabilita».

«Oggi – prosegue - dovevamo parlare di riaperture, di uscita dall'emergenza sanitaria per non ritornarci; di come consentire al Paese di ripartire; di ripresa dell'economia e dei servizi essenziali dopo due anni di paure, limitazioni, ricatti, tessere di regime, bugie, oscurantismo e teatro di palazzo. Ancora una volta, invece, il confronto di merito è cancellato, le minoranze sono calpestate e il governo aspetta soltanto il rituale del voto di maggioranza, assicurato dal diffuso desiderio di poltrone e riconferme che serpeggia in Parlamento».

«Avete rimesso ancora una volta la fiducia – conclude il deputato calabrese di Alternativa - e l'avete fatto per evitare i contrasti di maggioranza, che sono chiari e crescenti: è il vostro anestetico preferito, per narcotizzare il dibattito e nascondere i problemi».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive