Sulla Statale 106 «serve un tavolo di confronto nazionale. Diventi una priorità»
«Ammodernare la Statale 106 e renderla infrastruttura strategica per la Calabria e l’intero Mezzogiorno». Questo il tema che è stato approfondito dall’Agorà del Pd calabrese
Calabria - «Ammodernare la Statale 106 e renderla infrastruttura strategica per la Calabria e l’intero Mezzogiorno». Questo il tema che è stato approfondito dall’Agorà trasmessa in diretta facebook sulla pagina del Pd calabrese.
Al dibattito, moderato da Enrico Tarzia, hanno preso parte Nicola Irto, segretario regionale del Pd, Francesco Macrì, componente Corsecom, Alberto Prestininzi, docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria, Angelo Sposasto, segretario generale Cgil Calabria, Vittorio Zito, sindaco di Roccella Jonica e la giornalista Rai Enrica Agostini.
«Oggi, finalmente, sembra emergere una più diffusa consapevolezza che ha portato il problema dell’ammodernamento della Statale 106 al centro del dibattito pubblico. Investire in questa fondamentale infrastruttura diventa indispensabile per immaginare uno sviluppo concreto della Calabria e potenziare il diritto alla mobilità dei calabresi. Ed il Pd, anche attraverso lo strumento delle Agorà, ha intenzione di provare ad indirizzare il dibattito per fare in modo che si possa arrivare in tempi rapidi a soluzioni concrete».
Francesco Macrì ha evidenziato: «La Statale 106 collega tre Regioni Meridionali ed è fondamentale per il collegamento dell’Europa con il Mediterraneo. Tutti sappiamo quanto è importante e adesso è il momento che dalla discussione si passi alla seconda fase che deve necessariamente svolgersi a Roma. Spero che il Pd possa seguire da vicino questo percorso». Idea sostenuta anche dalla giornalista Enrica Agostini che ha rilanciato «l’importanza di avviare un confronto nazionale sul tema con tutti gli attori coinvolti, anche perché molti esponenti del governo non conoscono bene il problema».
Angelo Sposato ha confermato che i sindacati calabresi coinvolgeranno i propri vertici nazionali per discutere della Statale 106 e delle altre infrastrutture calabresi. «Il Pd ha fatto bene ad assumere questa questione anche in consiglio regionale con la risoluzione che va nella direzione giusta e va sottolineato in questo senso il lavoro del gruppo del Pd e di Nicola Irto». Santo Biondo ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra i sindacati nazionali e il governatore Occhiuto, fissato per il prossimo 21 aprile. «Dobbiamo essere chiari: al momento non c’è la volontà nazionale di risolvere il problema ed è grave che ciò avvenga in un momento di grande opportunità e disponibilità di risorse. Serve dunque che la politica calabrese riesca a modificare questa volontà».
Il professore Prestininzi si è espresso così: «Da tanti anni assistiamo a discussioni accademiche sulla Statale 106. Il confronto di oggi invece indica un percorso diverso e più concreto. Proporrei un incontro preliminare con i sindaci per arrivare magari al confronto romano con un progetto esecutivo già approntato». Il sindaco Zito: «Prima di studi, progetti e degli stessi finanziamenti serve una volontà politica precisa che continua a mancare. Da Squillace a Reggio Calabria manca qualsiasi tipo di progettazione che deve essere assunta da Anas. Mentre per altri tratti, fuori dalla Calabria, l’ammodernamento c’è stato, proprio perché c’è stata la volontà politica».
Le conclusioni sono toccate a Nicola Irto. «Questa non voleva essere l’ennesima occasione per discutere della Statale 106, ma è un confronto che nasce dal basso e che ha trovato naturale sbocco nello strumento delle Agorà democratiche. Serve per dare respiro nazionale all’iniziativa in modo che le possibili soluzioni arrivino a Roma e siano inserite anche nel futuro programma di governo. Nelle scorse settimane abbiamo approvato una risoluzione sulla 106 in Consiglio regionale con il Pd che ha cercato il consenso più largo possibile senza strumentali critiche al governo di centrodestra degli ultimi due anni. Con questo documento il governatore Occhiuto ha la titolarità a discutere dell’infrastruttura con il governo nazionale per raggiungere l’obiettivo. La Statale 106 deve entrare nell’agenda nazionale e diventare priorità per il Paese. Serve certezza sui canali di finanziamento, poi serve impegno sulla semplificazione normativa per la progettazione e, infine, un commissario ad acta che si occupi esclusivamente della Statale 106».