Impianto di depurazione ad Amendolara, polemica sull'appalto della manutenzione ordinaria
"Esserci per Amendolara" e "Amendolara domani" criticano l'assegnazione manutentiva stabilita dal Comune
AMENDOLARA - «Con delibera della giunta municipale, l’amministrazione comunale ha affidato l’appalto per la sola manutenzione ordinaria dell’impianto di depurazione, della rete di illuminazione pubblica e del pozzo di Colfari alla ditta GE.MO, società a responsabilità limitata semplificata Giuseppe Morano, dietro il corrispettivo mensile di 6 mila euro oltre Iva al 22%, nonchè l’utilizzo di mezzi comunali (autoscala, autospurgo, autocarro e quanto altro occorra, guidati ovviamente da personale comunale) e di un operaio alle dipendenze del comune. Il che comporta che la GE.MO non abbia alcun costo relativo ad assicurazione, bollo, manutenzione, pezzi di ricambio e carburante, che sono a totale carico del comune, ovvero dei cittadini».
Lo annunciano in una nota stampa i gruppi consiliari del comune di Amendolara “Esserci per Amendolara” e “Amendolara domani”.
Continuano i gruppi consigliari nel comunicato stampa: «Ciò premesso, eccepiamo che la competenza sulle procedure di appalto non sia della giunta, ma spetti ai dirigenti; che trattasi di affidamento artatamente sotto soglia, in quanto non vengono computati i costi relativi al personale ed ai mezzi utilizzati, che risultano così spacchettati e non contabilizzati preventivamente ed inclusivamente; inoltre – affermano i consiglieri comunali - che l’affidamento viola i principi operativi per affidamenti sotto soglia, ovvero le condizionalità, economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità; che non vi è riscontro di offerte comparative (pur opportune e finalizzate alla trasparenza ed economicità dell’affidamento), né viene dovutamente e documentalmente motivata la convenienza dell’affidamento alla ditta GE.MO».
«Non esiste un capitolato a base dell’affidamento – puntualizzano i membri del gruppo consiliare - che non viene indicato il responsabile del procedimento e a chi viene affidata la supervisione e l’accertamento dei lavori oggetto dell’affidamento; che, pur in costanza di prestazioni che vengono già effettuate dalla predetta ditta, non esiste agli atti alcun contratto e relativa garanzia fidejussoria».
«Infine ci chiediamo – aggiungono gli amministratori di “Esserci per Amendolara” e “Amendolara domani” - se sia giusto che al comune di Amendolara lavori una sola ditta e non sia data ad altre ditte di Amendolara, anche di giovani, la possibilità di lavorare e di crescere sul piano dell’imprenditorialità».
«Così come rivendichiamo – concludono i consiglieri - il principio della rotazione negli affidamenti come corretta norma di comportamento della Pubblica amministrazione nel superiore interesse della comunità amministrata».