Longobucco, l'ex giunta Pirillo tuona contro i consiglieri dimissionari: «Sono degli irresponsabili»
Intanto il comune della Sila Greca continua a vivere una preoccupante emergenza Covid-19: «Siamo rimasti senza una guida istituzionale nel momento più triste. Una responsabilità immensa per chi se ne è reso partecipe e complice»
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LONGOBUCCO - Continua ad alimentarsi la polemica politica a Longobucco dopo le dimissioni del sindaco e la succesiva sfiducia della maggioranza del Consiglio comunale.
Oggi a riprire il dibattito (in realtà mai placato) sono i componenti della ex giunta municipale del sindaco Pirillo, che fanno notare ai Consiglieri dimissionari Romano e Pellegrino come l'invocato «spirito di comunità» si rinforza con «atteggiamenti seri e responsabili».
«Continuiamo a chiederci - scrivono - se sia stato responsabile presentarsi nella Casa Municipale per protocollare le dimissioni mentre ci si trovava in "quarantena da contatto". Stiano tranquilli i suddetti Consiglieri dimissionari Romano e Pellegrino perché nessuno confonde i ruoli, è doveroso precisare che il Dott. Pirillo continua a stare vicino alla popolazione in questo grave momento di diffusione del virus, perché medico e uomo sensibile al dolore e alla preoccupazione che la comunità avverte in questo periodo».
«Da sindaco dimissionario - precisano ancora - aveva ritirato le dimissioni chiedendo a tutti i Consiglieri di fare fronte unitario nel periodo di pandemia, non certo con lo scopo di allontanare la crisi istituzionale ma per non abbandonare la popolazione nella grave contingenza pandemica che stava imperversando.
La risposta è stata quella delle dimissioni congiunte e conseguente sospensione del Consiglio Comunale. Il popolo dirà se quello era la scelta migliore e non rinviabile da adottare».
«Il senso di responsabilità - conclude la nota - ha contraddistinto sempre la nostra azione e non abbiamo nessun interesse a rinfocolare polemiche o divisioni. Il nostro atteggiamento verso la gestione commissariale sarà sempre improntato alla correttezza istituzionale e alla ricerca del bene comune».