Flirt Stasi-Pd per la Provincia: i primi forti malumori dalla base democrat
Parla l’ex assessore Paldino storico militante democrat: «Grave errore dare spazio a chi ha sempre visto i partiti come demoni da combattere e tenere lontani, salvo poi servirsene per appagare le proprie ambizioni politiche»
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CORIGLIANO-ROSSANO - Il possibile ingresso di Stasi nei ranghi del Partito Democratico non piace ai movimentisti della prima ora, quelli che con lui hanno combattuto mille battaglie. A quanto pare, però, non piace nemmeno ad una parte delle anime democrat di Corigliano-Rossano.
Del resto si sa, un eventuale approdo del primo cittadino corissanese tra le fila del partito di Letta, è funzionale alla campagna elettorale per la presidenza della Provincia di Cosenza. Anche perché pensare a Stasi come vicino ideologicamente alla linea democratico-liberale del PD è davvero impossibile. Ma questa è un’altra storia.
Dicevamo di chi nelle ultime ore proprio questo connubio tra il sindaco e il partito proprio non l’ha mandato giù. A parlare è Giuseppe Paldino, ex assessore ai Lavori pubblici dell’estinto comune di Corigliano, e da poche settimane rientrato nei ranghi dei democrat dopo un lungo periodo sabbatico.
Carta e penna alla mano – si fa per dire - Paldino ha scritto una nota di fuoco, da tesserato Pd, contro l’ascesa (reale o presunta ancora no si sa) di Stasi nel grande partito del centrosinistra “sfruttando” la lunga scia piddina per sedere sul più alto scranno della Provincia.
«Si è gasato a tal punto – scrive Giuseppe Paldino riferendosi a Stasi - da avere l'ardire e la presunzione di candidarsi addirittura a Presidente della Provincia di Cosenza. E come sta preparando questa candidatura? Ma semplice, facendosi guidare e accogliere nel PD».
E questa cosa, Paldino non l'ha proprio digerita. «Il motivo è semplice – spiega l’ex amministratore oggi di nuovo attivista Pd - esattamente un mese fa ho deciso, dopo tanto tempo, di riprendere la tessera del PD perché avevo ritrovato con la guida di Enrico Letta, entusiasmo e ottimismo misto ad un grande bisogno di rinnovamento nel partito, che pur da non tesserato ho sempre considerato il mio». Ma sarebbe entrato in un partito che alle nostre latitudini avrebbe perso la memoria. «Si sta dando spazio e attenzione a chi ha sempre visto i partiti come demoni da combattere e tenere lontani, salvo poi servirsene per appagare le proprie ambizioni politiche». Nel dire questo Paldino fa una descrizione del personaggio politico Stasi molto dura. E rincara la dose sul grande processo della fusione.
«Questo sindaco – precisa - presta il fianco ai nostalgici che continuano a ripetere la cantilena che è stato un errore la fusione. Ecco anche questo è motivo di rabbia e fa molto infastidire, specie chi come me è stato tra i firmatari del ricorso al TAR (vinto) contro il referendum per la Fusione». «Questo grande progetto della Fusione – aggiunge Paldino - gestito purtroppo come peggio non si poteva. Allora per tutte queste considerazioni credo che chi sta cercando di portare Stasi nella famiglia PD debba fare una seria e ponderata riflessione e guardare avanti in un'ottica di condivisione dei processi importanti per la crescita del nostro territorio, cercando piuttosto di trovare tutte le strategie (in Consiglio Comunale e non solo) per far finire questa catastrofica amministrazione guidata dal peggiore Sindaco che la storia democratica delle città di Corigliano e Rossano ricordi, anziché spalancare le braccia per accogliere uno che vuole solo servirsi del mezzo (PD) per arrivare ad ottenere poltrone ed appagare così quella sete di potere che oramai gli viene palesemente riconosciuta dai più».