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Incremento vertiginoso di casi Covid: a Longobucco chiudono tutte le scuole

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LONGOBUCCO - Non è sicuramente un bel momento per Longobucco. Nelle ultime ore sono decine i nuovi casi di positività alla Covid-19 che hanno messo in allarme l'intero centro capoluogo della Sila Greca. Ci sarebbero focolai in tante famiglie tanto da spingere il sindaco a ritirare le sue dimissioni, a ritornare in sella e a firmare un'ordinanza di chiusura per tutte le scuole di ogni ordine e grado in vigore da domani e fino a lunedì 22 novembre. Insomma, tutto in un pomeriggio. 

Ma andiamo per ordine. L'unica nota positiva, al momento, sembrerebbe essere quella che la maggior parte dei casi riscontrati sono persone asintomatica o paucisintomatica. Effetto della campagna vaccinale. Il siero, infatti, pur non proteggendo totalmente dal rischio di contrarre la forma virale da Sars-Cov-2 ha sicuramente un'altissima percentuale di probabilità che lo stesso virus non abbia effetti fatali. Ci sono però le persone fragili e i non vaccinati da tutelare. E per questo il primo cittadino avrebbe deciso di chiudere le scuole, sopravvenendo anche alla norma imposta dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che impone la chiusura della singola classe (non dell'istituto) nel caso in cui ci siano più di tre persone contagiate. Certo, c'è allarme e forse anche un po' di panico per la situazione sanitaria che si sta delineando.

Paura e giallo. Il giallo, ovviamente, è quello politico del ritiro dell'atto di dimissioni. Giovanni Pirillo, dato il nuovo imperversare della pandemia nel suo paese con «responsabilità» così come ha ribadito in un video postato poche ore fa sui social, ha deciso di ritornare in sella per gestire questo momento delicato. Nel suo messaggio evidenzia la situazione di pericolo che si sta palesando, manda messaggi di tranquillità alla sua gente (come un buon padre di famiglia deve fare) e tiene alta la guardia. «Nelle ultime ore - dice - da medico prima e poi da sindaco, sto ricevendo le preoccupazioni delle autorità sanitarie per i casi da contagio da Covid19 che stanno aumentando in maniera esponenziale, pertanto facendo appello alle responsabilità che ho narrato in premessa, devo necessariamente assumere i provvedimenti restrittivi che la norma assegna ai Sindaci, per evitare di ritornare nel baratro dei mesi scorsi, allorquando la situazione pandemica ha devastato noi tutti».

Parole cariche di responsabilità, dicevamo, quelle di Giovanni Pirillo. Salvo poi - e questo sinceramente stona con tutto il resto - da parte dello stesso primo cittadino, invitare i cittadini a partecipare ad un comizio che si terrà sabato 20 novembre, alle 17, in piazza Matteotti, per chiarire i motivi che hanno portato alla crisi amministrativa nel comune di Longobucco. Insomma, si chiudono le scuole perché il "contagio sale" mentre nello stesso momento critico si organizzano adunate. Qualcosa non quadra. 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.