Calabria, ecco la Giunta del presidente Roberto Occhiuto
Tre deleghe a Forza Italia, due a Fratelli d'Italia e una alla Lega che avrà anche la presidenza del Consiglio regionale. Occhiuto: «Tempi stretti per primo Consiglio»
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CATANZARO Due postazioni a Fratelli d’Italia, tre a Forza Italia, per la Lega un posto in giunta e uno alla presidenza del consiglio regionale (spoiler: non c’è Nino Spirlì). E, infine, un supertecnico il cui nome Roberto Occhiuto rivelerà nei prossimi giorni. Il dado, comunque, è tratto. E la Regione ha una giunta nella pienezza delle proprie funzioni a più di un anno dalla morte della presidente Jole Santelli. Trovare gli equilibri tra alleati non è stata una passeggiata, ma alla fine il lavoro di cucitura tra aspirazioni, vincoli di Statuto e contrappesi geografici è terminato. A Forza Italia Occhiuto affiderà tre assessorati: vanno a Giuseppina Princi, preside del liceo Vinci già in predicato di essere candidata del centrodestra a Reggio Calabria e parente del deputato Francesco Cannizzaro, e Gianluca Gallo, recordman di consenso alle ultime Regionali con oltre 22mila voti, che dovrebbe essere confermato all’Agricoltura. Tecnico d’area è il vibonese Rosario Varì, avvocato indicato come vicino al senatore (e coordinatore regionale forzista) Giuseppe Mangialavori. Conferma per l’ambita delega al Turismo per Fausto Orsomarso, assessore uscente di Fratelli d’Italia. Sarà nella squadra in rappresentanza di Fdi anche Filippo Pietropaolo, ex consigliere regionale non rieletto nella provincia di Catanzaro. Per la Lega entrerà in giunta un’aspirante consigliera non eletta, l’uscente Tilde Minasi. Tramonta definitivamente, dunque il ticket con Nino Spirlì. Dopo la frecciata di Occhiuto sui 200 milioni di fondi Covid persi durante la sua reggenze, l’ex reggente pareva fuori dalla partita: così è stato. Sempre in quota Lega la presidenza del Consiglio regionale, che non andrà a un reggino ma a un catanzarese: il consigliere Filippo Mancuso.
Occhiuto: «Faremo un buon lavoro per cambiare la Regione»
«Avevo promesso di varare il governo regionale nei tempi previsti dallo Statuto, appena dieci giorni dopo la mia proclamazione a presidente, e l’ho fatto. Rompendo, peraltro, una consuetudine di lungaggini e trattative travagliate. Sono soddisfatto del lavoro fatto in queste settimane con gli alleati di centrodestra, con i leader nazionali, con le personalità tecniche che abbiamo consultato per costruire questa squadra. Avremo un mix di politici e di figure esterne – che penso possa fare un buon lavoro per cambiare la nostra Regione».
Fonte corrieredellacalabria.it