REGIONALI 2021 - Sabrina Mannarino, candidata come consigliera Fratelli d'Italia interviene sul randagismo
«C’è la necessità di adeguare ed aggiornare un quadro normativo regionale e promuovere la microchippatura dei cani da protezione di greggi e bestiame. È importante l’equilibrio tra uomo, animale e ambiente»
![REGIONALI 2021 - Sabrina Mannarino, candidata come consigliera Fratelli d'Italia interviene sul randagismo](https://ecodellojonio.b-cdn.net/media/posts/21/09/1631208190.jpg?aspect_ratio=16:9&width=785)
COSENZA - «Anagrafe canina, i tristi e recenti fatti di Satriano impongono una riflessione sulla necessità di adeguare ed aggiornare un quadro normativo regionale che risale ad almeno 21 anni fa. Deve rientrare tra le priorità legislativa del prossimo consiglio regionale promuovere la microchippatura dei cani da protezione di greggi e bestiame, meglio noti come da guardianìa, tra le misure di protezione del patrimonio zootecnico maggiormente utilizzato dagli allevatori e diffuso in particolar modo nelle zone pedemontane».
Per l’avvocato Sabrina Mannarino, candidata per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria (Circoscrizione Nord Cosenza) nella lista Fratelli d’Italia a sostegno di Roberto Occhiuto Presidente, «il tema del randagismo in generale deve essere affrontato senza isterismi e contrapposizioni nette, ma guardando alla sicurezza e alla salvaguardia dell’equilibrio nel rapporto uomo, animale e ambiente».
«Nel percorso da seguire anche sull’esempio di esperienze virtuose non troppo distanti dalla nostra realtà (vedi la Regione Campania) e che tengano conto delle dimensioni del fenomeno dalle vaste proporzioni come quello dei cani in strada, ci auguriamo che il consiglio regionale possa promuovere una più ampia collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato, come l’Anpana – Oepa (Associazione Nazionale Protezione Ambiente Natura Animali - Organizzazione Europea Protezione Animali-Ambiente), che ha il termometro della situazione. Tra gli aspetti da regolamentare non può essere poi tralasciato quello della definizione delle più precise competenze rispetto ai canili rifugio e sanitari tra Asp e comuni che fanno assistere ad oggi ad un rimbalzo di responsabilità e continui scaricabarile, oltre che a generare confusione nel cittadino».