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REGIONALI 2021 – Guccione (Pd): «Sanità in Calabria? Undici anni fallimentari di commissariamento»

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COSENZA - «Quale sanità per la Calabria? Una sanità sicuramente fuori dal commissariamento visto che dopo undici anni non ha prodotto alcun cambiamento. Ogni anno lo Stato trasferisce all’Ufficio del commissario circa tre miliardi e mezzo di euro; in undici i vari commissari che si sono succeduti si sono trovati tra le mani ben 38,5 miliardi di euro. Una cifra enorme ma che non ha cambiato lo stato delle cose. La situazione sembra immutata e i responsabili, i dirigenti dell’epoca, coloro che gestiscono gare e procedure delicate sono rimasti al loro posto. Il commissariamento non ha debellato, “un collaudato sistema di corruttela”, così come hanno dimostrato anche le inchieste della magistratura in questi anni».

È quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che questo pomeriggio ha partecipato all’incontro sulla sanità organizzato a Catanzaro Lido per la Festa dell’Unità regionale.

«Basta guardare un po’ di dati: la Calabria è l’ultima Regione d’Italia per il punteggio dei Livelli essenziali di assistenza che si ferma a 125. Mai così in basso. L’emigrazione passiva non attenua a diminuire: nel corso del 2019, 53.866 calabresi sono stati ricoverati presso altre strutture ospedaliere fuori regione con una spesa pari a 222 milioni di euro. Bastano già questi numeri a certificare il fallimento del commissariamento. Tra l’altro, nessuno è ancora in grado – sottolinea il consigliere Guccione - di quantificare realmente la massa debitoria del sistema sanitario calabrese, abbiamo un disavanzo che supera i 110 milioni di euro. Bisogna innanzitutto conoscere a quanto ammonta il debito che rischia di far saltare il sistema sanitario calabrese. Debito cresciuto a dismisura in 11 anni di commissariamento e che deve pagare lo Stato».

«La Calabria – spiega - è l’unica regione d’Italia a non aver attuato un Piano di contrasto al Covid-19, sono state ridotte le prestazioni sanitarie (l’Asp di Cosenza, ad esempio, ha erogato ben due milioni di prestazioni in meno) e nessuno si è posto il problema di abbattere le liste di attesa, di recuperare milioni di prestazioni non effettuate, ma si preferisce tagliare gli interventi come rimedio per far quadrare i conti. Nel frattempo, sono rimasti inutilizzati 100 milioni destinati all’ammodernamento tecnologico di Asp e Aziende ospedaliere. Circa mezzo miliardo di euro disponibile per la realizzazione dei tre nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro, e delle Case della Salute è inutilizzato da decenni».

«Sono trascorsi – continua - tredici anni dalla stipula dell’Accordo di programma tra Regione e Ministero e ancora non si è riusciti a realizzare i tre ospedali importanti per migliorare anche la qualità dell’offerta sanitaria, ospedaliera e territoriale calabrese. A chi giova tutto ciò? Sicuramente non ai calabresi, ma si favorisce i sistemi sanitari di altre regioni».

«È arrivato il momento – aggiunge - di dire basta a un sistema di scelte incomprensibili. Dopo undici anni fallimentari di commissariamento ci troviamo con un accumulo di risorse finanziarie in materia di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie che non ha precedenti nella storia della regione e che rappresenta la prima voce per disponibilità dell’intero bilancio regionale: parliamo di poco meno di due miliardi di euro. Sono certo che la sanità debba ritornare nelle mani dello Stato. E l’ennesima (e ultima) occasione arriva dal Pnrr con il miglioramento dei servizi sanitari sul territorio, favorendo un accesso realmente universale alla sanità pubblica».

«La vera riforma della sanità calabrese può arrivare solo con il Pnrr. La sanità territoriale in questi anni è stata completamente azzerata. Migliaia e migliaia di cittadini che vivono nelle aree interne potranno ricevere la giusta assistenza sanitaria. Un obiettivo importante sia in termini occupazionali, con l’assunzione di medici a tempo indeterminato, che in termini sanitari, con il potenziamento della medicina territoriale e una maggiore garanzia dei Livelli essenziali di assistenza. L’obiettivo è anche quello di sviluppare un nuovo welfare in grado di integrare le risposte socioassistenziali con quelle sanitarie. Il Piano prevede, inoltre, Ospedali di comunità e Case della comunità (una ogni 20 mila abitanti). In particolare, l’assistenza domiciliare mira a curare a casa oltre il 10 per cento degli over 65, oggi in Calabria siamo al di sotto del 2 per cento» conclude.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.