REGIONALI 2021 - D'Alessandro (DeMa): «La PreSila e la Sila hanno davanti un futuro innovativo»
Il candidato con la lista DeMa: «Un territorio che ha grandi potenzialità, c'è bisogno però del coraggio di volerlo realizzare»
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COSENZA - «La PreSila e la Sila hanno un futuro innovativo e con grandi potenzialità davanti, c'è bisogno però del coraggio di immaginarlo e volerlo realizzare».
Esordisce così Felice D'Alessandro candidato con la lista DeMa, a sostegno di Luigi De Magistris presidente, nella circoscrizione nord che continua: «Dal punto di vista sociale ed economico tutta l'area, che parte dai comuni limitrofi a Cosenza fino a San Giovanni in Fiore, deve sfruttare i nuovi trend che la Pandemia ha imposto. La nostra area è di fatto un'area urbana che può rispondere a tutti i bisogni che il COVID19 ha fatto emergere: aria pulita e spazi verdi vivibili e ancora incontaminati; piccoli borghi che offrono tutti i servizi necessari e che finalmente sono raggiunti in buona parte anche dalla banda larga (in attesa che arrivi la vera fibra e la banda ultralarga); spazi di cultura e storia capaci di trasferire il proprio valore; capacità di garantire in pochi minuti l'accesso ad aree urbane più ampie (Cosenza-Rende) e al mare sia sul Tirreno che sullo Ionio. Sono caratteristiche uniche che devono essere messe al centro dell'impegno dei fondi del PNRR per le aree interne, non solo quelle del cosentino, ma quelle di tante altre zone della Calabria».
«Oltre a ciò – spiega - la nostra area, visti gli effetti del cambiamento climatico, deve essere messa in sicurezza e deve diventare una nuova frontiera di sperimentazione per l'agricoltura sostenibile. Temperature sempre più alte e continui sbalzi caldo/freddo stanno cambiando la geografia dell'agricoltura regionale. In questo senso la Sila e la PreSila possono essere aree di grande sviluppo, ricerca e innovazione. Aree in cui fare agricoltura, biologica, sostenibile e integrata con la natura del territorio. Lo dimostrano anche le attuali azioni del Consorzio della Patata della Sila, ma assieme a questa sono tante le produzioni che possono trovare benefici nelle nostre aree montane».
«Non ci deve essere dunque – aggiunge - più alcuna sudditanza psicologica nel vivere nei nostri piccoli comuni, anzi dobbiamo esserne orgogliosi e lavorare affinché la nostra natura e il nostro modo di vivere si integrino e generino valore con quello delle aree urbane più affollate e servite. Servono investimenti in infrastrutture, per non vivere più i disagi attuali della SS107, ma soprattutto infrastrutture tecnologiche che permettano ai giovani e agli imprenditori di sperimentare una nuova agricoltura, nuovi modelli di lavoro veramente smart e, soprattutto, di riscoprire la vera vita, quella che i nostri piccoli borghi possono animare con eventi, feste, sagre, cultura, natura e accoglienza».
«Sono sogni? No, sono azioni che già in altre aree d'Italia sono state avviate, sta a noi voler rimettere al centro la PreSila e la Sila e dare a chi vorrà investire gli strumenti per generare ricchezza, lavoro e futuro. Io ci credo e vedo questi temi come non più rinviabili, oltre che necessari per tutte le nostre comunità» conclude.