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Monta la polemica a Oriolo: il motivo del contendere è la compatibilità (o meno) dell'architetto-vicesindaco

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ORIOLO - Monta (e allo stesso tempo sembra smontarsi) la polemica politica nel comune di Oriolo. Il motivo del contendere, questa volta, è la compatibilità del vicesindaco Agostino Diego nel suo ruolo istituzionale, svolgendo - allo stesso tempo - la professione di architetto nel suo stesso comune. La questione era sorta il 31 luglio scorso durante una pubblica assise durante la quale i consiglieri di opposizione, Francesco Cirò e Giuseppe Corrado, insospettiti dalla remissione di alcune deleghe da parte del vice del sindaco Simona Colotta, l'architetto Diego.

Tante deleghe rimesse tranne quelle relative al settore urbanistica: ambito che - a parere dei consiglieri di minoranza - è quello maggiormente conflittuale. Dal momento che lo stesso Diego - scrivono oggi Cirò e Corrado - «avrebbe tantissimi interessi professionali all'interno del comune» che entrerebbero in "collisione" con il suo ruolo di vicesindaco e assessore. Un conflitto di interessi che sarebbe emerso anche da un parere dell'ordine provinciale degli Architetti.

Ecco allora, la richiesta di un nuovo consiglio comunale, per chiarire pubblicamente e democraticamente la vicenda. «Non c'è nulla da chiarire - dice oggi il vicesindaco Agostino Diego, contattato dalla nostra redazione - perché i termini della questione sono limpidi». Il vicesindaco, infatti, precisa che tra le deleghe rimesse al sindaco ci sarebbe anche quella dell'Urbanistica. «Ho rimesso la delega di mia sponte  - precisa - per massima correttezza e certamente perché l'ordine professionale a cui appartengo aveva espresso un parere su una possibile incompatibilità». Da qui, senza colpo ferire e «senza la pressione di alcuno», la decisione di restituire al sindaco Colotta la delega assessorile "incriminata". 

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.