Cambio al vertice della Provincia di Cosenza: Giancarlo Lamensa è il nuovo Presidente
Subentra alla Presidente Succurro, decaduta dopo la scelta del seggio in Consiglio regionale. «Proseguiremo lungo il solco tracciato, con lo stesso metodo e la stessa determinazione»
COSENZA - Cambio di vertice alla Provincia. Giancarlo Lamensa subentra alla Presidente Succurro, decaduta dopo la scelta del seggio in Consiglio regionale. Ad accelerare i tempi, l’emissione da parte del tribunale di Catanzaro, lo scorso primo dicembre, del decreto sull’accertamento delle incompatibilità tra le cariche di sindaco, presidente della Provincia e consigliere regionale detenute contemporaneamente dalla stessa Succurro.
Giancarlo Lamensa, consigliere comunale di Fratelli d'Italia di castrovillari e fino a ieri vicepresidente dell’Ente, oggi assume la Presidenza fino alle prossime elezioni amministrative del 2026. Così ha commentato: «Desidero ringraziare la Presidente Rosaria Succurro per la fiducia accordatami sin dall’inizio del suo mandato. Avermi voluto come vicepresidente è stato un riconoscimento importante, e percepisco questa fiducia anche oggi, in un momento che richiede equilibrio e dedizione».
Il nuovo Presidente si è soffermato sul lavoro svolto dall’Amministrazione provinciale sotto la guida di Succurro. «Gli interventi sulla rete stradale hanno rappresentato una priorità, perché la sicurezza e la funzionalità dei collegamenti interni sono essenziali per la vita quotidiana delle nostre comunità». Poi ha parlato del grande impegno dedicato agli istituti scolastici: «Le scuole sono il luogo in cui cresce il futuro del nostro territorio. Abbiamo lavorato per renderle più sicure, moderne e tecnologiche, e continueremo a farlo: i nostri studenti meritano ambienti all’altezza dei loro sogni e delle loro possibilità».
«Proseguiremo lungo il solco tracciato, con lo stesso metodo e la stessa determinazione. Il nostro obiettivo resta quello di costruire un’amministrazione vicina ai territori, capace di ascoltare e di programmare, orientata al bene comune».