Aumentano i costi universitari, Avanti Psi Calabria: «Servono interventi urgenti»
«Bisogna impedire che le difficoltà economiche diventino una barriera all’accesso all’istruzione universitaria, aggravando il divario sociale e spingendo molti giovani a rinunciare agli studi o a lasciare la regione»
CATANZARO – Preoccupazione e richiesta di interventi immediati: è questo il contenuto della nota diffusa dalla Segreteria regionale Avanti PSI Calabria, che lancia l’allarme sull’aumento dei costi universitari e sul progressivo restringimento del diritto allo studio per migliaia di famiglie calabresi.
Secondo quanto riportato, le rette universitarie e il prezzo dei libri di testo hanno superato mediamente il +10%, un incremento che pesa in modo significativo sui bilanci familiari. «Il costo medio per famiglia supera ormai i duemila euro soltanto tra retta e libri» si legge nella nota, con una sottolineatura ulteriore: «anche le università telematiche — spesso considerate una soluzione più accessibile — avrebbero incrementato le tariffe».
La Segreteria regionale evidenzia come l’attuale sostegno governativo non sia sufficiente a tutelare pienamente il diritto allo studio. E questo, sottolineano, riguarda «solo i costi di base», ai quali si aggiungono le spese per gli studenti che scelgono atenei fuori regione, con costi di trasporto, vitto e alloggio difficili da sostenere soprattutto per le famiglie a reddito medio o basso.
«Come calabresi riteniamo che la nostra regione abbia grandi eccellenze accademiche – afferma l’Avanti PSI Calabria – ma chiediamo al governo regionale un’attenzione più ampia, che comprenda realmente i bisogni delle famiglie».
L’appello è dunque chiaro: «servono misure più concrete per impedire che le difficoltà economiche diventino una barriera all’accesso all’istruzione universitaria, aggravando il divario sociale e spingendo molti giovani a rinunciare agli studi o a lasciare la regione».