Castrovillari, la Medicina al collasso: «Servono subito infermieri e OSS»
La FP CGIL denuncia una situazione ormai insostenibile nel reparto di Medicina dello spoke: personale ridotto all’osso, turni massacranti e rischi concreti sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. «La Sanità così non regge più»
CASTROVILLARI - Turni H24 con organici dimezzati, ferie impossibili, mansioni scoperte e un reparto che regge a fatica il peso di una gestione quotidiana sempre più complessa. È il quadro allarmante tracciato dalla FP CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, che nei giorni scorsi ha scritto alla Direzione Generale dell’Asp di Cosenza denunciando gravi carenze di personale nell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale Spoke di Castrovillari.
Una dozzina gli infermieri in servizio, appena quattro gli OSS. Troppo pochi per coprire l’intero fabbisogno: 16 posti letto ordinari – tutti pieni – e 4 day hospital, che richiedono un’assistenza continua e qualificata.
Il sindacato descrive una condizione ormai oltre la soglia della sostenibilità. Gli infermieri e gli OSS della Medicina lavorano con ritmi incessanti, spesso costretti a rinunciare a ferie, permessi e riposi. La situazione peggiora ulteriormente durante i turni notturni: nessun OSS è presente in servizio e gli infermieri devono farsi carico anche delle attività che non rientrano nelle loro competenze.
A questo si aggiunge un utilizzo improprio del personale: un infermiere di Medicina è assegnato a turno anche al reparto di Gastroenterologia; un OSS deve operare in Broncopneumologia. Una riorganizzazione interna che, secondo la FP CGIL, sottrae ulteriori risorse a un reparto già in sofferenza.
Nonostante le numerose segnalazioni inviate nei mesi scorsi, nulla si è mosso. Il sindacato denuncia che non è stato sostituito neppure l’infermiere andato in pensione quasi un anno fa. E quando un lavoratore si assenta per malattia o altri motivi, non viene inviato nessun sostituto: il personale rimasto è costretto a coprire turni aggiuntivi.
La situazione – sottolinea la FP CGIL – rischia di compromettere non solo il benessere e la sicurezza dei lavoratori, ma anche la qualità dell’assistenza ai pazienti, del tutto incolpevoli.
Castrovillari è da sempre considerato un punto di riferimento per la sanità provinciale, un reparto storicamente efficace e affidabile. Oggi, però, secondo la sigla sindacale è diventato l’esempio più evidente di un sistema sanitario provinciale e regionale in grave difficoltà, soffocato dalla carenza di personale e dall’incapacità di pianificare nuove assunzioni.
La FP CGIL chiama in causa direttamente il Commissario Regionale alla Sanità, il governatore Roberto Occhiuto, chiedendo un intervento «incisivo e risolutivo» per affrontare il problema della carenza cronica di personale: medici, infermieri, OSS, tecnici, tutte figure indispensabili per garantire una sanità dignitosa e sicura.
Al tempo stesso, il sindacato sollecita l’Asp di Cosenza ad agire con urgenza, assegnando nuovi infermieri e nuovi OSS al reparto di Medicina di Castrovillari: una necessità improcrastinabile per evitare il collasso. «Senza personale sufficiente non si può fare sanità di qualità. Le condizioni attuali rischiano di peggiorare ogni giorno di più» – ribadisce la FP CGIL.
Il messaggio è chiaro: il tempo è scaduto. Servono risposte immediate. Per il bene dei lavoratori e, soprattutto, dei pazienti.