Ambulanti selvaggi per Antoniotti emerge «l'inerzia dell'amministrazione Stasi»
Il coordinatore provinciale di Cambiamo incalza il sindaco e la squadra di governo: «L'atteggiamento di Stasi non si concilia con le dichiarazioni dai palchi finalizzate al rispetto della legalità»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Saranno gli inquirenti ad accertare le cause dell’ultimo fatto incendiario di un mezzo ambulante dedito alla vendita della frutta, in pieno centro, nell’area urbana di Rossano che ha rischiato di propagarsi alle abitazioni. Nel contempo non si può continuare ad ignorare il dilagante fenomeno dell’ambulantato abusivo e l’inerzia dell’Amministrazione comunale a contrastarlo».
È quanto afferma il coordinatore provinciale di Cambiamo, Giovanni Antoniotti sottolineando come «l’abusivismo, nell’esercizio dell’ambulantato, penalizza tantissimi altri commercianti onesti» che con le proprie attività in regola pagano fitti di locali, corrente elettrica, Tari e sono tassati sul rilascio di un regolare scontrino.
«Chi, sui palchi, - aggiunge Antoniotti - ha predicato una città normale, sappia che c'è stata un'Amministrazioni precedente alla sua, che ha provveduto a far rimuovere interi chioschi abusivi in località Crosetto con il prezioso contributo della Prefettura di Cosenza e delle forze dell’ordine. È appena il caso di ricordare anche le tante operazioni di Polizia Municipale di Rossano, portate a termine allo Scalo, contro le violazioni alle normative vigenti in materia di commercio su aree pubbliche e il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sottoponendo a controllo e a sanzioni molte attività commerciali ambulanti».
Per Giovanni Antoniotti l’inerzia dell’Amministrazione Stasi nei confronti dell’ambulantato abusivo «evidentemente non si concilia con le dichiarazioni finalizzate al rispetto della legalità» e neanche con la «tutela dei commercianti in regola, con postazioni fisse, e con gli stessi ambulanti regolari che usufruiscono di permessi legittimi per spazi di vendita». «Insomma – conclude Antoniotti - non si può predicare bene e razzolare male».