Lunghe file alle poste senza tutela: caldo e covid non aiutano le persone fragili
Insorge il circolo di Italia Viva di Corigliano-Rossano che chiede all'Amministrazione comunale maggiori controlli ma soprattutto un'azione incisiva verso Poste Italiane affinché tuteli l'utenza di tutti gli sportelli cittadini
CORIGLIANO-ROSSANO - Con l'arrivo della stagione estiva sono ancora più evidenti le carenze nell' offerta di Poste Italiane sul nostro territorio: le misure anti-covid che prevedono l'ingresso contingentato sono solo la punta dell'iceberg di una serie di disservizi che creano malumori nell'utenza costretta a lunghe attese e assembramenti sotto il sole in attesa del proprio turno.
È quanto si legge in una nota a firma del circolo di Italia Viva di Corigliano-Rossano che torna a chiedere alle autorità preposte maggiori controlli al fine di tutelare le categorie più deboli.
«Molto spesso - prosegue la nota - l'attenza vede come protagonisti le persone più fragili, gli anziani, che con le temperature degli ultimi giorni, la mancanza di posti all'ombra e di posti a sedere sono costretti a patire non solo un disagio, ma un vero e proprio pericolo».
Preso atto che Poste italiane ha quasi totalmente cambiato volto nel corso degli anni, scegliendo di preferire l'erogazione telematica a quella manuale di parte dei propri servizi «di contro però - aggiungono da Iv - non ci sembra che sia intervenuta per rendere più confortevole il settore accoglienza in varie zone del territorio meridionale, come meriterebbe un paese civile, per coloro i quali continuano a usufruire degli sportelli fisici».
«Se è vero che - proseguono -la digitalizzazione è elemento necessario per il processo di modernizzazione di un territorio come il nostro, già sofferente di un gap rispetto al resto d'Italia e d'europa, è anche vero però che il progresso non può lasciare indietro una parte consistente della popolazione che è impossibilitata ad accedervi in maniera facilitata».
«Chiediamo quindi all'amministrazione comunale di intercedere con la direzione centrale delle Poste per aumentare gli sportelli a Corigliano-Rossano e frazioni; adeguare gli stessi sportelli in modo che abbiano le caratteristiche di locali comodi, confortevoli e rispettosi della clientela, della cittadinanza, fra cui i tanti anziani e pensionati».
«Anche questa - concludono - è una battaglia di civiltà, di riscatto di una comunità che chiede di non essere considerara di serie b. Anche la Calabria è Italia. Tutto il meridione lo è. Come lo è Corigliano- Rossano, la cui comunità chiede di essere considerata al pari di quelle dei comuni del Nord Italia».
(foto in copertina di repertorio)