Personale sanità, Rizzo solleva un polverone. Guccione: «Longo applichi poteri straordinari»
Dopo la denuncia lanciata ieri dal direttore sanitario dell'Azienda sanitaria ad intervenire è il consigliere regionale del Partito democratico: «Questa è la testimonianza che le cose non vanno»

COSENZA - Le parole del direttore sanitario Martino Rizzo sull'impossibilità a procedere ai concorsi per assunzione di nuovo personale sanitario (leggi qui le dichiarazioni) hanno sollevato un inevitabile polverone. «Bandire un concorso diventa un supplizio» aveva detto Rizzo visto che diventa impossibile assumere nuovo personale perché non si trova disponibilità di componenti nelle commissioni, né interni né esterni.
A brandire, ancora una volta, le armi contro un sistema sanitario che ormai sta portando allo stremo i cittadini è il consigliere regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione. Che riprende le dichiarazioni di Rizzo e le rilancia sul tavolo del commissario Longo.
«È arrivato il momento di dire basta a questa situazione». Dice oggi Guccione. Che aggiunge: «il commissario ad acta Guido Longo attivi i poteri sostitutivi e attraverso la propria struttura bandisca i concorsi delle Asp e Aziende ospedaliere inadempienti».
«Non è possibile - aggiunge il consigliere democrat - che per carenza di personale si chiudano o accorpano reparti ospedalieri o che il 118 non abbia medici che possano intervenire sulle ambulanze. Nel frattempo i servizi territoriali scarseggiano, quelli ambulatori vengono ridimensionati, molte prestazioni specialistiche non vengono più effettuate o bisogna attendere mesi per poterle fare. Non è più un problema di blocco del turnover ma di efficienza della sanità dal punto di vista amministrativo. Tutto ciò continua ad abbassare i Livelli essenziali di assistenza creando enormi disagi ai cittadini che non ricevono cure efficaci ed appropriate. Non è possibile trovarsi, dopo undici anni, con una sanità peggiore rispetto a quella del 2009, anno di inizio del commissariamento della sanità calabrese».
«Se davvero - aggiunge - il commissario ad acta, Guido Longo, vuole essere utile alla Calabria individui i responsabili di questa situazione e metta in atto tutti quei provvedimenti per fare in modo che nel giro di qualche mese possano essere assunti tutti i medici, gli oss, gli infermieri e le altre figure sanitarie indispensabili al sistema sanitario calabrese».