L'altro lato dell'Asp di Cosenza: quasi impossibile fare i concorsi. Il duro sfogo di Martino Rizzo
Il direttore sanitario, con il suo solito aplomb, si sfoga sui social: «Non posso dire che le cose vanno bene». E sui concorsi? «Non riusciamo a farli perché non si trova disponibilità di componenti nelle commissioni»
COSENZA - È uno sfogo garbato ma amaro quello del direttore sanitario dell'Azienda sanitaria di Cosenza che attraverso la sua pagina facebook lancia messaggi chiari sul futuro dell'Azienda sanitaria. E non sono messaggi positivi se cristallizzati all'attuale situazione organizzativa: quasi deficitaria in ogni suo settore. Serve una svolta ma in mancanza di una classe dirigente «puoi fare salti mortali, ma è difficile risolvere i problemi». Questo è quello che dice il diesse. Che poi aggiunge: «È impossibile fare tutto con il personale disponibile». E il problema non è solo la carenza di medici, infermieri e operatori sanitari. «Va ricreato tutto l'apparato amministrativo - sottolinea con perseveranza Rizzo - ma ci vuole tempo, tanto tempo, troppo».
Ed è così che senza personale amministrativo anche bandire un concorso «diventa un supplizio».
E poi c'è lo strano caso delle commissioni per la selezione del nuovo personale. Rizzo nel suo "post" svela qualcosa di inedito. Qualcosa che, almeno finora non era uscita fuori dal tempio: non si trova disponibilità di componenti nelle commissioni, né interni, né esterni. «Nessuno che svolga le funzioni di segretario» precisa Rizzo. «Nominati - dice - quasi subito si dimettono: perché assumersi responsabilità se non ci si sente "parte" dell'azienda? Questa è la situazione!»
Ad ogni modo si continua a lavorare. «Delle quasi 500 assunzioni previste, siamo riusciti a farne una ottantina. Sono stati inoltre riesumati concorsi per medici internisti, medici di pronto soccorso e psichiatri. Ci sono avvisi per medici di diverse specialità, per educatori professionali, per OSS, insufficienti nonostante sia stata conclusa la procedura interna di riqualificazione».
C'è poi il problema delle guardie mediche e del 118. «Sullo Ionio ci sono 82 posti di guardia medica vacanti, ed il 118 riesce appena ad assicurare un medico per turno. Grosso guaio, e grossissime difficoltà per gli operatori, che si stanno facendo in quattro».
Problema anche per alcuni lavoratori interinali dell'Azienda, essenziali per la prosecuzione di certe attività. «Il contratto è in scadenza, occorre una soluzione rapida della questione, perché l'eventuale loro licenziamento comporterà un ulteriore impoverimento di questa Asp. Se questo dovesse accadere e non si troverà una via d'uscita legale e condivisa, l'azienda subirà una ulteriore sciagura». Il riferimento, probabilmente, è ai medici che assicurano la guardia notturna al punto nascita dello spoke di Corigliano-Rossano, il cui contratto in proroga è già scaduto e già dall'1 giugno potrebbero lasciare la pediatria e l'ostetricia del "Compagna" sguarnita di medici.
Insomma, una situazione che continua a rimanere da allerta rossa.