SS106, Costa (Azione): «Proporre un nuovo tracciato significa perdere altro tempo»
L’esponente di Azione: «Il nuovo tracciato (secondo amministratori locali, parlamentari e i dirigenti dell'Anas) costerebbe di meno, ma sono stati considerati gli espropri?»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Vi piace perdere tempo, altrimenti questo comportamento non ce lo spieghiamo, da cittadini e da dirigenti di partito. Non volete realizzare la 106 ter sulla fascia ionica e per prendere in giro i cittadini avete ricominciato dal "via", proponendo un nuovo tracciato, come se fosse una infinita partita di monopoli».
È quanto dichiara Gianfranco Costa, esponente di “Corigliano-Rossano in Azione” che così continua: «Il tracciato esisteva già, era stato validato da tutte le amministrazioni comunali dei territori coinvolti e aveva ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie per poter partire immediatamente con i lavori. Era costato tanto lavoro ma soprattutto tanto tempo, la vera parola chiave di questa infrastruttura. Ora? Ricominciamo a discutere di un nuovo tracciato, perché?».
«A sentire i nostri amministratori locali, i nostri parlamentari e i dirigenti dell'Anas – incalza - il nuovo tracciato costerebbe di meno, 400.000.000€ per l'intera realizzazione. La domanda sorge spontanea: Avete considerato gli espropri? Quelli no, li facciamo rientrare nel conteggio successivamente, non si sa mai dovessimo scoprire che l'esproprio, l'estirpazione di numerosi ettari di agrumeto e l'abbattimento di numerosi manufatti in cemento, inesistenti nel vecchio tracciato, dovessero far lievitare i costi triplicandoli».
«Non volete realizzare questa importantissima opera, - aggiunge - che porterebbe sviluppo al meridione, e dovete perdere tempo in attesa che si ritorni al voto per prendere in giro i cittadini una seconda volta. Meglio giocare al ribasso sugli espropri e scontrarsi con i numerosi proprietari in numerosissimi giudizi, che verranno presentati di fronte le autorità amministrative giudiziarie competenti, che portare avanti un tracciato, già approvato, che non causa però un importante contenzioso».
«Più contenzioso equivale a dire più tempo per la campagna elettorale, più incarichi e più stipendi. I cittadini, così, non vedranno mai la realizzazione di questa opera che aspettano da anni. De Andrè amava dire, "Morire per delle idee ma di morte lenta"» conclude Costa.