Corigliano-Rossano, Lamenza (Lega): «Stasi non rispetta le regole ma chiede sacrifici alla popolazione»
«Anche quest’anno si naviga a vista. Insomma, una stasi senza fine politica che amministrativa»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Continuo a leggere cronache confuse, proclami di un sindaco che, non rispetta le regole ma chiede sacrifici ai cittadini ed alle categorie commerciali atteggiandosi a salvator di patria. L’uomo che professava trasparenza non mi pare abbia fatto grossi sforzi in questa direzione, non sembrano avvertirsi quei cambiamenti osannati da Stasi che ha predicato promesso e assicurato in un modo e sta, dal primo giorno del suo mandato, operando al contrario».
È quanto scrive Paolo Maria Lamenza, Coordinatore territoriale gruppo Lega Salvini.
«La stessa gestione del Piano anticorruzione giusta legge 190/2012, resta operazione routinaria da parte del segretario generale che non consulta, per come dovrebbe, i portatori di interessi presenti nella società. Parimenti, ancorché in questo periodo rinviata, manca la pubblicazione dei compensi del sindaco 4.338,26 euro mensili, Vice euro 2982,32, Presidente consiglio, euro 2342,65, Assessori euro 2342,65, dati di cui alla determinazione dirigenziale N°115 del 21 agosto 2019 tanto anche per dire che non siamo di fronte a missionari… l’anno scorso, poi, non venne approvato alcun Piano esecutivo di gestione provvisorio, elemento negativo per l’esercizio gestionale della cosa pubblica da parte dei dirigenti».
«A fine anno -continua Lamenza -, dopo il bilancio di previsione, approvato a Novembre, è stato approvato il Peg ben oltre i 20 giorni previsti dalla legge… eppure la Corte dei conti, a partire dalla deliberazione della sezione Autonomie 18/2014 (“Si ribadisce la necessità che gli enti si dotino di strumenti provvisori di indirizzo e di programmazione finanziaria e operativa (quali ad esempio il piano esecutivo di gestione provvisorio e/o direttive vincolanti degli organi di governo ) al fine di sopperire all’assenza, all’inizio dell’esercizio, degli strumenti di programmazione previsti dall’ordinamento. Ciò deve consentire di raggiungere i principali obiettivi sopra richiamati, in attesa della definitiva approvazione del bilancio di previsione. E’ quindi da evitare una gestione in esercizio provvisorio “al buio”, carente, cioè, di indirizzi approvati dai competenti organi di governo”)».
«Anche quest’anno, mi pare, si naviga a vista, senza obiettivi per i dirigenti, portati a guinzaglio da assessori che non indirizzano e controllano -loro ruolo- ma gestiscono sedendo al comando degli assessorati come se fossero loro deputati a tanto. Alcuni di essi, come l’assessore Novello, brillano per questa funzione di dominus, assommando ogni decisione, anche su assunzioni e non solo. La Novello è stata felice per l’assunzione del suo ingegnere, progettista di casa e dominus di ogni sua vertenza in materia urbanistica. I dirigenti, ovviamente, lasciano fare, anche perché, se dovessero contraddire o mettersi di traverso, verrebbero esautorati, come capitato spesso al Dirigente Giuseppe Graziani, mai nelle corde della Dottoressa Novello».
«Ma, è chiaro che – conclude -, i dirigenti, privi di obiettivi, invocheranno la famosa “perdita di chance” relativa alla indennità di risultato, elemento che quasi sicuramente, sfocerà in vertenze certe. Insomma una stasi senza fine sia politica che amministrativa, una nave mercantile che naviga a vista, in un progetto di fusione che avrebbe meritato ben altra rotta e diverso equipaggio. Ma di questo continueremo a parlare».