Udc Castrovillari: «I debiti vengono al pettine»
L’Unione di Centro, attraverso il coordinatore Maria Antonietta Guaragna, attacca l’attuale amministrazione comunale
CASTROVILLARI - «Il dissesto del comune di Castrovillari, dichiarato nel giugno 2019, incomincia a delinearsi nella sua effettiva gravità». A scriverlo, in una nota stampa l’Udc della comunità del Pollino.
«Si passa dalle rassicuranti parole degli amministratori comunali sul fatto che nulla sarebbe cambiato per i cittadini, ai numeri lapidari dell’ammontare dei debiti e alla formazione temporale degli impegni finanziari non pagati ad enti pubblici, professionisti, aziende, ditte e privati».
Maria Antonietta Guaragna dichiara: «Da un primo esame delle domande presentate i Commissari liquidatori hanno calcolato un ammontare parziale del debito pari euro 20.719.047,73. Importo non definitivo, destinato quasi certamente ad essere rivisto in aumento. Un importo esorbitante se si considera che l’Amministrazione comunale a guida Lo Polito nell’ultimo aggiornamento del Piano di riequilibrio (poi bocciato dalla corte dei Conti) approvato a fine luglio 2017, quantificava una massa passiva di poco superiore a 8 milioni di euro. Un debito mostruoso, quasi triplicato, se si pensa poi che negli ultimi 5 anni di governo cittadino la formazione dei debiti è stata sempre addossata ad altre amministrazioni. Oggi invece viene alla luce, ad esempio che per gli anni 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 (tutti a gestione Lo Polito) il comune non ha pagato alla Regione la tariffa per il conferimento dei rifiuti, accumulando un debito che supera i 2 milioni e mezzo euro e anche questo potrebbe essere rivisto al rialzo. Non basta, i Commissari “hanno scoperto” cartelle e avvisi non pagati per un importo che supera i 3 milioni e mezzo di euro a cui si aggiunge contenzioso giudiziario in essere preoccupante che potrebbe generare ulteriori aumenti della massima passiva».
Secondo l’Udc si tratta di un debito: «Problemi che si è voluto minimizzare e che oggi presentano il conto ai cittadini, perché si può anche nascondere la polvere sotto al tappeto, ma è impossibile nascondervi le macerie di un disastro».
Infine, i centristi concludono: «Ci si augura che creditori e cittadini abbiano a sopportare dalla gestione dei debiti le minori conseguenze possibili e che la fase di liquidazione si esaurisca in tempi brevi, di modo che a gravare ulteriormente sui bilanci della famiglie per l’attività complessiva dell’Organismo di liquidazione siano solo, si fa per dire, altri 600 mila euro».