L’azione cattolica di Cassano all’Ionio lancia un appello in vista delle Regionali
La formazione cattolica calabrese passa in rassegna tutte le problematiche del nostro territorio e il modo come affrontarle
CASSANO ALL'IONIO - In vista delle prossime elezioni regionali, l’Azione Cattolica della Diocesi di Cassano all’Jonio desidera farsi voce delle attese e delle speranze delle donne e degli uomini che abitano in questo lembo di terra facendo appello alle diverse forze politiche che scenderanno in campo nella competizione elettorale. «La pandemia da covid-19 a scrivono - sta acuendo le problematiche che già gravavano sul nostro territorio locale e sulla nostra gente, creando ulteriori e gravi disagi: la ridotta funzionalità delle strutture sanitarie e la mancanza di personale sanitario privano i cittadini del diritto fondamentale alla salute; la mancanza di infrastrutture e di collegamenti adeguati rende difficili anche i “viaggi della speranza” – accessibili solo ai più fortunati! – che, tra l’altro, accrescono esponenzialmente la spesa sanitaria regionale».
Ma non solo problemi sulla sanità: «Il dissesto idro-geologico non è mai stato veramente contrastato attraverso appropriate opere di adeguamento e rafforzamento del territorio sempre più devastato, nella sua anima ambientale, non solo da eventi naturali, ma anche da attività criminali. La piaga del caporalato continua a dilagare. Non si può ignorare, inoltre, la scarsa attenzione al mondo del lavoro, la cui mancanza incoraggia molte deviazioni e in cui sussistono, seppur mascherate, forme di grave sfruttamento.
Urge un piano di interventi per le nuove generazioni che prevenga il latente malessere giovanile, esasperato dalla pandemia. Non possono essere ignorati tutti i problemi relativi all’agricoltura, da tempo in ginocchio, e quelli relativi al turismo, che potrebbe essere la vera grande ricchezza del nostro territorio».
Da qui l’appello: «Per questo, prima delle elezioni regionali di aprile, vogliamo esprimere con forza il nostro invito trasversale alle forze politiche su alcuni punti chiari, chiedendo e auspicando liste pulite e trasparenti, programmi concreti, nessuna strumentalizzazione religiosa e di simboli sacri. È evidente la necessità di presentare volti, professionalità competenti, meritevoli, figure pulite, le migliori individualità che non siano strette in ingranaggi particolari che possano sfuggire, anche se momentaneamente, alla giustizia e alla verità e che incoraggino, con il loro operato, lo sviluppo integrale di persone e territori. Programmare con chiarezza e concretezza indicando il punto di partenza, il percorso da seguire, gli strumenti da utilizzare per giungere agli obiettivi dichiarati in modo da evitare di proporre sogni irraggiungibili e scollegati dalla vita reale dei calabresi e che, perciò, tengano seriamente in conto di quelle improcrastinabili urgenze del nostro territorio sopra evidenziate.
Infine, concludono: «L’Azione Cattolica non si stancherà mai di sottolineare l’importanza della testimonianza evangelica nella propria vita e nella politica, non con ostentazioni, ma con azioni doverose e silenziose rivolte a tutti gli uomini, di ogni religione, di ogni appartenenza culturale, delle diverse estrazioni sociali e identità sessuali.
Il grande rischio è la conversione opportunistica dell’ispirazione in “aspirazione” cattolica che guarda unicamente al voto degli elettori cattolici».