Degrado a Corigliano-Rossano, Capalbo (Civico e Popolare): «Sindaco cosa ha da dirci?»
Con una nota stampa appena diffuso la coordinatrice di Corigliano-Rossano lancia delle accuse nei confronti dell’Amministrazione guidata da Flavio Stasi
CORIGLIANO-ROSSANO -
«La nostra città - è sotto gli occhi di tutti (o quasi!) - sta vivendo un momento delicatissimo: proprio quando sarebbe dovuta sbocciare, appare sempre più abbandonata a se stessa, spettrale, paralizzata». A denunciare lo stato della città di Corigliano-Rossano è la coordinatrice cittadina di Civico e Popolare Alessandra Capalbo. Quest’ultima denuncia una situazione in cui sta proliferando la criminalità.
« Sindaco, ci preme sapere se – nella necessità di controlli ulteriori, su un territorio così vasto e complesso che il solo Corpo della Polizia Municipale non riesce a coprire - pur non essendo di sua competenza diretta, sta seguendo in prima persona o ha delegato qualcuno della sua Maggioranza a farlo, l’iter per il passaggio che vedrà il Commissariato di Polizia diventare distretto e la Compagnia dei Carabinieri diventare Gruppo.
Sindaco, mentre attendiamo la progettazione di nuove vie di comunicazione che rendano realmente unita la città, e considerando il potenziamento dei mezzi pubblici, viste le necessità del momento, le periferie appaiono sempre più lontane dal centro, le Marine in “balia delle onde”, mentre i centri storici, minacciati dal dissesto, si avviano sempre più verso un destino inesorabile, segnato dall’abbandono».
L’esponente di Civico e Popolare continua: «Rari brandelli di rete arancione indicano l'inizio di qualche cantiere, frutto di progetti resi esecutivi anni fa, rispettivamente dai due comuni ormai estinti; tutto ciò dà l’idea di un immobilismo politico per una città che, al momento, non ha nessun peso e nessuna credibilità nello scenario politico né provinciale, né tanto meno regionale; un immobilismo che non si addice alla “Terza città della Calabria”. E allora smentisca questa nostra idea (con dati reali, però), realizzando – una volta per tutte – la sua visione di città ».