Enza Bruno Bossio (PD): «Occorre ridisegnare la riapertura e la funzione del presidio ospedaliero di Cariati»
L’Onorevole esprime solidarietà e vicinanza alla lotta portata avanti dai movimenti cittadini per l’ospedale Vittorio Cosentino
CARIATI - Esprimendo solidarietà e vicinanza alla lotta portata avanti dai movimenti cittadini, l’Onorevole Enza Bruno Bossio si rende disponibile a farsi da tramite istituzionale affinché, nel più breve tempo possibile, possa concretizzarsi un incontro con il Commissario Longo è si possa effettivamente dare inizio ad un percorso di reinserimento del Vittorio Cosentino nella rete ospedaliera.
«A mio avviso, - afferma Bossio - il perseguimento di questo obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso una rideterminazione della rete ospedaliera regionale e di una conseguente rivisitazione del Piano regionale. L' ufficio del Commissario straordinario dovrà necessariamente mettere in discussione le ragioni che dieci anni addietro sono state addotte e contenute in uno specifico Decreto commissariale che sanciva la chiusura di ben 18 presidi ospedalieri in Calabria. La cosiddetta opera di deospedalizzazione non è stata né accompagnata e né sostituita da un potenziamento dei servizi di assistenza territoriale».
«Vaste aree territoriali sono state letteralmente abbandonate – continua l’Onorevole - e sono vorticosamente aumentati i disagi di intere fasce di popolazione a cui non vengono neanche garantiti i livelli essenziali di assistenza. Proprio per questo, e per evitare di scadere nella semplice propaganda o rincorrere obiettivi irrealizzabili, è necessario che siano riviste le scelte organiche della programmazione sanitaria regionale e la giusta rivendicazione di Cariati sia assunta come una scelta prioritaria di un nuovo Piano regionale della rete ospedaliera».
«A mio avviso – conclude -, anche alla luce della disponibilità dichiarata dal neocommissario dott. Longo sulla possibilità della riapertura del presidio di Cariati, occorre, presso l'ufficio straordinario del commissario a Catanzaro, rapidamente avere una sede attraverso cui le rappresentanze istituzionali e sociali possano avere riscontro di una reale volontà di riforma e revisione della linea che in questi anni ha determinato il fallimento della gestione commissariale, per pervenire a nuovi criteri di programmazione atti a garantire effettivamente un servizio realmente integrato di assistenza ospedaliera e di prevenzione territoriale. In questo quadro necessariamente si dovrà convenire e ridisegnare la riapertura e la funzione del presidio ospedaliero di Cariati».