Corigliano-Rossano, la triste deriva dei 5 consiglieri (di maggioranza) oppositori di Stasi
Il movimento Azione, strenuo oppositore dell'Amministrazione comunale, svela un retroscena: «Qualcuno di loro ha chiesto di venire con noi. Ma da noi ci sono regole chiare»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Siamo aperti a tutti ma chi viene con noi deve sapere che possiamo essere solo forza di opposizione a questa Amministrazione comunale». Sono le parole, lasciate ad un comunicato stampa, di Giovanni Le Fosse, uno dei portavoce del movimento civico Azione.
Le Fosse precisa questa posizione svelando un retroscena: «Azione - dice - sembra essere un lido caldo dove accasarsi per valutare mosse future». Ed il riferimento esplicito è proprio ai 5 consiglieri di maggioranza che nei giorni scorsi avevano manifestato un certo smarrimento dopo che il sindaco Stasi, forte della sua posizione, stava per nominare il settimo ed ultimo assessore della sua Giunta: Mauro Mitidieri.
I cinque consiglieri del gruppo consigliare "Corigliano-Rossano Domani", in quella circostanza fecero la cosiddetta avanzata francese con tanto e di inevitabile ritirata spagnola, lamentandosi con il sindaco per aver scelto «l'ennesimo» assessore con "passaporto rossanese" per poi tirarsi indietro, dopo essersi resi conto che con una motivazione del genere avrebbero fatto solo una figura barbina.
E Le Fosse, dicevamo, rivela di alcuni ammiccamenti che avrebbero tentato gli insorti (pentiti) proprio con Azione. «A questo punto - prosegue Giovanni le Fosse - ci chiediamo se Malavolta (vicesindaco ed esponente di riferimento del gruppo Corigliano-Rossano Domani in giunta, ndr) abbia abbandonato i Consiglieri del gruppo politico “Corigliano-Rossano Domani”. La timida polemica che ha animato i cinque consiglieri dell’opposizione - prosegue - non ha avuto nessun seguito. Il peso specifico dei cinque diminuisce di giorno in giorno, dopo la mortificazione, politica, subita».
«Subito dopo - prosegue - i cinque consiglieri fanno un passo indietro sminuendo l’accaduto. Il Vice Sindaco, Claudio Malavolta, nulla fa sapere riguardo la Sua posizione sulla vicenda».
E il movimento Azione si pone così delle domande: «Perché succede tutto questo? Che senso ha avanzare delle critiche per pentirsene successivamente? forse i cinque consiglieri non hanno trovato la sponda giusta nella persona del proprio riferimento politico in Giunta? forse i cinque si sono visti “sbeffeggiati” dall’ultima nomina fatta dal sindaco?»
E poi la chiosa finale: «Se qualcuno cerca in “Azione” un approdo sicuro, la “conditio sine qua non” è quella di essere all’opposizione». Messaggi forte e chiaro.