Sanità, Sileri: «Il nuovo Commissario avrà pieni poteri e opererà con la GdF»
Il vice ministro della Salute è chiaro e precisa: «Strutture chiuse, come l’ospedale di Cariati, potrebbero essere usate in questo periodo per accogliere pazienti covid»
«Il nuovo decreto Calabria prevede che il Commissario nominato sia messo nelle condizioni di lavorare bene, in una situazione che tutti sappiamo essere difficile. Rispetto ai suoi predecessori avrà infatti più poteri, un'ampia squadra a disposizione e potrà avvalersi anche della preziosa collaborazione della Guardia di Finanza».
È quanto ha scritto ieri il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri sulla sua pagina facebook, richiamando il suo intervento a Titolo V, il talk di approfondimento politico di Rai 3 che ha sollevato il Caso Calabria e lo scandalo della gestione commissariale della sanità.
Sileri non si ferma solo a "confortare" tutti sull'attuazione del Decreto Calabria ma si spinge e va oltre, richiamando gli esempi di ospedali, come quello di Cariati, che possono e devono essere riaperti: da subito.
«Indubbiamente - scrive Sileri - la situazione odierna in Calabria è frutto di errori di gestione accumulati nel tempo. Strutture chiuse, come l’ospedale di Cariati, potrebbero essere usate in questo periodo per accogliere pazienti covid a bassa intensità di cura in modo da alleggerire la pressione sul territorio».
«Non è però solo la sanità calabrese - aggiunge -, ma quella di tutta Italia ad aver bisogno di una riorganizzazione della rete ospedaliera. Anche in Lombardia, ad esempio, ciò che non ha funzionato non sono stati gli ospedali ma la sanità territoriale, il cui compito è quello di accudire i pazienti in casa evitando il sovraccarico dei reparti».
«A partire da un’auspicabile revisione del DM 70 del 2015, il Servizio Sanitario Nazionale dovrà dunque diventare una Rete sanitaria nazionale, potenziando i servizi sul territorio per garantire un’adeguata assistenza a tutti i malati».