L'amianto è un killer silenzioso che uccide indisturbato. Ogni anno provoca quasi 6mila morti. Nonostante ciò, la bonifica delle strutture fabbricate in questo materiale non sembra importare alla alla maggior parte della classe politica. A 26 anni dalla messa al bando dell'amianto, le stime relative alla
presenza di questo killer silenzioso, come anche quelle relative alle
conseguenze dell'esposizione, sono agghiaccianti: - oscillano tra
32.000.000 e 40.000.000 le tonnellate di manufatti contenenti amianto diffusi sul territorio; - sono
75.000 gli ettari in cui c'è una accertata contaminazione; - si stimano tra
1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in amianto su edifici pubblici e privati; - sono
migliaia gli edifici pubblici che ancora "ospitano" elementi edilizi in amianto;
- si contano
tra 3.000 e 6.000 morti ogni anno, per malattie causate dall'esposizione (mentre la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale è in aumento).
UN CONVEGNO SUI RISCHI DA AMIANTO A SIBARI IL 17 APRILE
Di fronte a questa situazione drammatica si deve reagire. Intanto il prossimo 17 marzo presso il museo archeologico di Sibari si terrà un convegno molto importante dal titolo "Contaminazione ambientale da amianto. Rischi per la salute, prevenzione e ruolo delle istituzioni". Il convegno è stato organizzato dal comitato provinciale di Cosenza dell'Osservatorio nazionale amianto e vede il patrocinio, tra gli altri, della Regione Calabria.