Meetup Rossano Pentastellata: la verità sui costi incarichi legali esterni del comune di Rossano
“Antoniotti ha avuto uno strano modo di far risparmiare i rossanesi sugli incarichi legali quando era sindaco”. Commentano così gli attivisti del Meetup Rossano Pentastellata dopo aver finalmente messo mano sui documenti che smascherano i presunti risparmi sbandierati dall’ex primo cittadino bizantino.“Non avremmo voluto riprendere quest’argomento, ma a Rossano più si scava e più si rimane invischiati in un pantano. Il comunicato di Antoniotti col quale si vantava di aver fatto risparmiare centinaia di migliaia di euro attraverso la stipula di una convenzione con due avvocati esterni alla macchina comunale ci ha incuriosito non poco. Così abbiamo fatto istanza di accesso agli atti per conoscere il contenuto della suddetta convenzione e per conoscere i nomi dei legali a cui sono stati affidati incarichi esterni negli ultimi 5 anni scoprendo che le cose non sono proprio come sbandierato da Antoniotti. Tanto per cominciare non è assolutamente vero che i due avvocati percepiscono solamente 400/800 euro (a seconda che si tratti di contenzioso pendente dinanzi al Giudice di Pace o al Tribunale) e 660 euro di rimborso spese mensili. Infatti, secondo quanto regolamentato dalla convenzione, i due professionisti hanno percepito e percepiscono una quota fissa pari a circa € 20.000,00 annue lorde. A detta somma vanno aggiunti bonus per € 700,00 per ciascuna causa di valore superiore a 50.000 € nonchè un compenso forfettario aggiuntivo pari ad € 700,00 per costituzioni dinanzi alla Corte d’Appello (seppure su tali bonus venga applicato un ribasso tra il 30 e il 42%). Fermo restando la totalità delle spese di soccombenza della controparte in caso di vittoria. Se moltiplichiamo tali somme per il corposo numero di procedimenti loro affidati, arriviamo ad un gruzzoletto mica male. Ma se la sottoscrizione della convenzione, che ricordiamo ha ad oggetto i procedimenti pendenti dinanzi al Giudice di Pace, al Tribunale e in Corte d’Appello, aveva come unico fine quello di ridurre la mole di lavoro e i costi per le casse comunali, come mai allora si è ugualmente continuato ad assegnare incarichi ad esterni per cause che, per loro natura, sarebbero dovute rientrare nella convenzione stessa? Questo atteggiamento non ci sembra quello di chi voglia veramente risparmiare e lo riteniamo infatti uno spreco sullo spreco dal momento che, a nostro modo di vedere, l’Ufficio Legale del Comune avrebbe tranquillamente potuto provvedere senza alcun ausilio esterno e se ciò non fosse stato possibile, non ha alcun senso essersi impegnati nella stipula di una convenzione biennale se poi si è continuato ugualmente a conferire incarichi per controversie ad altri legali con parcelle ben più salate rispetto a quelle concordate nella stessa convenzione. Ma c’è di più! In realtà sono proprio gli incarichi extra-convenzione quelli che fanno maturare una retribuzione più che dignitosa. Infatti ai due legali protagonisti della suddetta convenzione continuano a venir assegnati ulteriori incarichi che negli ultimi 3 anni hanno prodotto un ulteriore esborso per il Comune pari a circa
40.000 € da aggiungere a quella già prevista secondo convenzione. Altro che “cifra che qualunque avvocato rifiuterebbe! Ma non finisce qui perché mentre per la stipula del suddetto accordo è stato promulgato regolare bando pubblico, per i circa 130 incarichi esterni assegnati dal 2011 ad oggi per una spesa di circa
250.000 € la scelta del professionista da foraggiare è stata del tutto arbitraria.
Ed è curioso notare come tra i vari avvocati prescelti vi siano molti personaggi del nostro panorama politico ovvero amici degli amici e/o sostenitori della corrente dell’Amministrazione in carica a quel tempo. Un bell’esempio di imparzialità, non c’è che dire! E’ per tali motivi che continuamo a porci le seguenti domande: c’era davvero la necessità di ricorrere a tutti questi incarichi esterni? Non potevano essere svolti dall’Ufficio Legale del Comune? Davvero non era possibile per quest’ufficio smaltire questa mole di lavoro? E se sì, allora come mai per esempio troviamo dei casi di revoca di incarichi affidati ad esterni ed assegnati successivamente al personale interno? Ora noi non siamo nessuno per dubitare della buona fede di coloro che hanno operato queste scelte, però,
il fatto di trovare la figlia del segretario rossanese dell’Udc, un professionista che divide lo studio con un ex consigliere sorella di un dipendente comunale, un assessore, qualche consigliere comunale attuale, un esponente della destra locale, il plurincaricato avvocato in stato di incompatibilità da noi già evidenziato, un po’ ci fa storcere il naso. Chissà cosa penseranno di questa storia i poveri cittadini rossanesi a cui vengono chiesti tributi sempre più esosi per poi vedere spesi ed amministrati in questa maniera i sudori della loro fronte. Finora sempre nel silenzio più totale così da far restare la città ignara di tutto”. Meetup Rossano Pentastellata