Il 24 aprile prossimo ricorre la 180esima edizione dell’evento tradizionale
Fuochi di San Marco, un evento che, in passato, grazie allo stanziamento di fondi da parte del
Comune, ha richiamato nel
Centro storico migliaia di persone. Una boccata di ossigeno per le nostre attività che, nel corso dell’anno non registrano di certo grandi incassi, soprattutto in un periodo economico negativo come questo. Ormai noi commercianti del centro storico, per poter andare avanti e riuscire a guadagnare qualcosa aspettiamo due eventi: i fuochi di San Marco ed il Ferragosto. Quest’anno, per la prima volta, siamo stati contattati dal Comune per contribuire economicamente alla organizzazione dell’evento, per pagare direttamente l’intrattenimento, compresi service audio luci e palchi. Ci è stato comunicato che non sono stati stanziati
fondi da parte del Comune, è stato anche pubblicato un bando per la ricerca di sponsorizzazioni. Ci è stato detto anche di dotarci di gruppi elettrogeni per le esibizioni e le attività di intrattenimento, che finanziamo di tasca nostra, con un ulteriore aggravio di spesa. Pur felici di sostenere questa iniziativa ci chiediamo perché nulla sia stato speso per far si che l’evento possa avere il successo che merita? Lo abbiamo chiesto anche alla responsabile ed al Dirigente dell’Ufficio Turismo ma nessuno ci ha saputo dare una risposta concreta, si sono limitati a dire che non ci sono soldi in bilancio e che l’Ufficio Ragioneria ha dato parere negativo all’impegno di spesa. Possibile che non si trovino in bilancio un minimo di fondi per poter contribuire alla organizzazione di uno dei pochi eventi che riesce ad attrarre così tante persone nel nostro Centro storico? E’ questo il sostegno che viene dato alle attività economiche, soprattutto quelle che operano, in condizioni di estrema difficoltà, nella parte più antica della Città? Non conosciamo le ragioni di questa scelta ma ci rivolgiamo al
Commissario Prefettizio affinchè dia mandato agli uffici di sostenerci, seppure in parte, coprendo una quota dei costi che dobbiamo accollarci per l’evento. Ci rivolgiamo alla stampa affinchè si sappia che stiamo cercando di dare il massimo per la buona riuscita dell’evento ma che le spese non possono ricadere completamente sulle nostre spalle, perché non vogliamo e non possiamo lasciare che quest’anno l’evento scenda di livello, anzi dobbiamo puntare ad aumentare il numero di visitatori con un numero maggiore di attrazioni ma, per usare un proverbio tipico rossanese “non si possono friggere i pesci con l’acqua”, se vogliamo attrarre più persone dobbiamo anche spendere di più, allora ognuno deve fare la sua parte. Noi di certo contribuiamo ma chiediamo che anche il Comune ci metta del suo e ci mostri materialmente il suo sostegno.