Madeo: «Due anni dall’alluvione del Crati. Vogliamo un Consiglio Comunale»
Il consigliere comunale di minoranza in seno all’Assise civica di Corigliano Rossano torna sull’alluvione avvenuta nel 2018

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Il gruppo di “Corigliano-Rossano in Azione” non dimentica il secondo anniversario dell’alluvione del fiume Crati. Francesco Madeo lo ricorda come un avvenimento che ha creato sfollati, cicatrici psicologiche, ingenti danni alle aziende agricole e, a suo dire, ancora poco è stato fatto per porre fine al pericolo del Fiume Crati nella Città di Corigliano-Rossano. Una parte dei lavori sono stati eseguiti ma pretende molto di più. «La tragedia del 28/11/2018 – dichiara - fu annunciata sia alle istituzioni competenti che all’opinione pubblica. Numerose sono state le segnalazioni inviate dai residenti della zona a tutte le autorità competenti, tra cui anche la Regione Calabria, e numerosi sono stati i nostri video che hanno preannunciato l’alluvione. Non ci voleva un tecnico o un esperto per comprendere che sarebbe successo in breve termine e non ci vuole oggi un esperto per capire che serve un intervento più incisivo per porre definitivamente fine al pericolo Crati». Il consigliere di minoranza sottolinea: «Nel 2018 abbiamo mandato a tutti i Consiglieri Regionali la nostra idea progettuale, creata con i tecnici del territorio, affinché si possa vivere e fare imprenditoria in modo sereno intorno le sponde del fiume Crati. Nulla abbiamo ricevuto come risposta e ad oggi non siamo assolutamente soddisfatti del lavoro parziale che è stato realizzato». Madeo conclude: «Non vogliamo creare panico tra i cittadini ma non vogliamo neanche che l’Amministrazione Comunale, da una parte, e la politica regionale, dall’altra, abbassino la guardia sulla gestione del più grande fiume della Calabria. Per questo rivolgiamo un appello pubblico, anche ai Consiglieri Comunali di maggioranza, affinché venga convocato un Consiglio Comunale monotematico al fine di raggiungere un deliberato unanime, da consegnare alla Regione Calabria, che insista sulla realizzazione di una concreta soluzione definitiva. Abbiamo visto la forza devastante del Fiume Crati e non vogliamo che la storia si ripeti».