Di MATTEO LAURIA E ora occorre mettere mano alla formazione della giunta. Brutta gatta da pelare per il neosindaco Stefano Mascaro. In tanti busseranno alla porta, soprattutto chi ha concorso al successo elettorale. Un dato è certo: non tutti potranno essere accontentati. Sorgerà sin da subito il
partito dei “musi lunghi”, i cui componenti non potranno fare altro che subire le decisioni di Mascaro, qualunque esse siano. Dovranno subirle non tanto perché Mascaro è un autarca (e non lo è) quanto per la consapevolezza del fatto che ogni resistenza in questa fase sarebbe deleteria per i vincitori. Tra l’altro, si è scientemente al corrente che un ritorno alle urne significherebbe subire il ciclone Stasi.
A tutti quindi conviene stare al proprio posto e contenere le rivendicazioni. Nodo da sciogliere: la carica di vicesindaco. Mascaro ha sempre detto che sarà un sindaco poco presente in città: lavorerà molto tra Catanzaro, Reggio e Roma. L’obiettivo è allacciare e consolidare i rapporti interistituzionali al fine di intercettare finanziamenti di Stato e comunitari. E non solo. Ciò significa che il numero due della città avrà un ruolo non di poco conto. In pole position, il giovane avvocato
Aldo Zagarese, espressione del Pd, ottimo successo di preferenze. Ai Dem dovrebbero essere riconosciuti tre assessori, altrettanti al movimento “Il coraggio di cambiare l’Italia”. E uno di stretta nomina fiduciaria del sindaco Mascaro. Poi c’è la partita relativa alla presidenza del Consiglio comunale. La prima assise civica sarà presieduta da Rosellina Madeo, la più votata. Poi, in base agli accordi, sarà lo stesso Consiglio a eleggere il presidente e il vice. Secondo indiscrezioni, tale postazione dovrebbe rimanere in capo alla maggioranza, ma non sono da escludere colpi a sorpresa. La stessa Rosellina Madeo ha tutte le carte in regola per potervi rimanere. La politica, tuttavia, è fatta di equilibri a cui spesso occorre sottostare. Al momento, la discussione non è iniziata. Il primo cittadino ha in agenda una serie di priorità già calendarizzate. La formazione dell’esecutivo è tra queste. L’argomento è blindato. Poco o nulla filtra. D’altronde, è importante trasmettere l’idea dell’armonia e della serenità. Il manuale Cencelli è sempre attuale, vi si fa ricorso ovunque, non è una novità. Altrimenti, il sindaco Mascaro, ma anche gli altri competitor, avrebbero anzitempo fornito i nomi della squadra ancor prima del dato elettorale. Ma, si sa, con un tale atto di trasparenza, se posto in essere durante la campagna elettorale, si rischia di perdere voti. E allora meglio rimandare a dopo.