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La strada Pesco-patire: un’offesa alla storia di Rossano

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Come documentano le fotografie la strada Patire –Pesco versa in condizioni non semplicemente pietose, ma che mettono a rischio la pubblica incolumità. D’estate nel periodo di luglio agosto riprendono con intensità le visite dei turisti e dei rossanesi che ritornano, è una tradizione che nei fatti oggi è messa in discussione. Perché? Primo, l’abbazia resta aperta fino alle 17.00, quindi le visite pomeridiane sono di fatto impossibili. Ma soprattutto ad avventurarsi da Rossano paese verso l’abbazia, o dall’abbazia verso l’oasi dei castagni millenari di Cozzo del Pesco si rischia brutto., Ci sono  circa sei-settecento metri in cui l’asfalto è completamente  liquefatto e vi sono buche profonde 20-30 cm, non solo nei tratti rettilinei, ma soprattutto in curva. Vi è una curva a gomito dove , la sera per evitare la buca che ci si trova all’improvviso si è costretti a deviare e si corre seriamente il rischio di finire  fuori strada e in un burrone. Abbiamo segnalato la cosa all’amministrazione comunale, prima in forma pubblica sulla stampa , poi abbiamo incontrato il sindaco che ci ha spiegato di essere a conoscenza del problema avendo perlustrato la zona quest’inverno e si è impegnato con gli uffici tecnici a risolvere il problema mediante un’ordinanza di protezione civile, data la gravità della cosa. Infatti la strada che fu aperta quando era sindaco l’onorevole Mascaro, padre di Stefano Mascaro e realizzata dalla provincia non subisce interventi di manutenzione del manto stradale dal 2001 quando venne in visita a Rossano il presidente del WWF Fulco Pratesi e l’allora sindaco Longo la presentò col manto rifatto. Abbiamo sollecito anche l’autorità vescovile a provvedere alla apertura dell’abbazia fino almeno alle nove per permettere le visite.  Abbiamo segnalato il problema anche al Presidente dell’associazione Pathirion  V. Figoli che si è dimostrato sensibile  e disponibile. Attendiamo quindi l’intervento del sindaco per risolvere il problema in maniera urgente , per come Rossano e la sua storia meritano, ma anche per preservare l’incolumità fisica delle persone nonché dei mezzi di trasporto che vi accedono.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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