I lavoratori del SIARC, cioè i dipendenti delle mense scolastiche ed ospedalieri di Corigliano Rossano, hanno iniziato il loro sciopero, presso il secondo circolo della Scuola dell'Infanzia al Frasso a Rossano. A loro fianco i sindacati della CGIL con Andrea Ferrone e la UIL con Luciano Campilongo. La decisione, come anticipato nel pomeriggio di ieri 8 gennaio, è stata presa dopo un'infruttuosa riunione tenutasi nelle stanze dell'Ex Palazzo Comunale di Rossano. Nella stessa, i vertici dell'azienda - non presentandosi - avevano fatto sapere come gli stipendi non sarebbero potuti arrivare prima della fine del mese corrente. Da qui la decisione sulla mobilitazione. «Siamo qui semplicemente perché la Siarc non paga». Questo il commento laconico del segretario generale della Filcams-Cgil Tirreno-Sibaritide-Pollino, Andrea Ferrone. «Ovviamente questa è la motivazione principale – ha aggiunto – che corona una situazione di disagio e malessere diffuso tra i dipendenti». Stipendi non pagati, turni massacranti e anche l’impossibilità di tournover tra le diverse mansioni. «Di fatto – ha precisato Ferrone – da quando la Siarc ha iniziato l’appalto del servizio mensa, nell’ottobre scorso, non ha mai pagato. E ancor più grave è che non ha pagato nemmeno durante le feste natalizie. Quindi – ha detto Ferrone – gente che lavora part-time, è monoreddito e guadagna pochi soldi ha dovuto passare le feste senza una lira». E a sentire il portavoce della Cgil, questa non è nemmeno la cosa peggiore. «Quello che ci preoccupa – ha precisato, infatti, il sindacalista – è il totale disinteresse dell’azienda che non solo ieri ha disertato, per l’ennesima volta, il tavolo di trattativa convocato dal Sindaco, quanto non risponde più nemmeno agli appelli e alle sollecitazioni dei lavoratori». Insomma, una situazione complessa che grava – e non poco – sull’apparato dei servizi destinati ai bambini e ai malati. Anche se, al momento, a patire di più il peso degli impegni disattesi non sono tanto gli utenti degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano, quanto le scuole cittadine dove il servizio mensa da stamattina è praticamente bloccato. «È da tempo che l’azienda Siarc è in difficoltà economiche – ricorda Luciano Campilongo della Uil – ed ovviamente punta il dito contro le inadempienze degli enti pubblici (compreso il Comune di Corigliano-Rossano), vantando oltre due milioni di euro di crediti e per queste motivazioni dice di avere problemi di liquidità per pagare i lavoratori». Una situazione non nuova e sicuramente comune a molte aziende, quella dei privati messi in difficoltà dalle inadempienze dell’apparato pubblico, che però si continua a ripetere in modo recidivo a solo danno, ovviamente dei lavoratori e dell’utenza. E giustamente i sindacati rimarcano come, ai fini della vertenza lavorativa, questo sia «un dato importante ma non rilevante». Già, perché, una volta che un’azienda assume un impegno (soprattutto salariale) deve saperlo onorare fino alla fine. Nel caso specifico del servizio mensa scolastico – ricorda ancora Campilongo – è stata fatta, proprio di recente, una gara con aggiudicazione alla migliore offerta al ribasso. «Un ribasso del 5% - spiega il rappresentante della Uil – incide sia sulla qualità del servizio sia sul pagamento dei lavoratori». Ed il comune di Corigliano-Rossano per il servizio di refezione scolastica ha ottenuto un appalto triennale di 1,8 milioni di euro.
