di SERAFINO CARUSO Il 26 novembre rappresenta una data importante, storica direi, per il movimento Ultras del calcio rossanese. Il 26 novembre del 1986, infatti, nasceva il primo gruppo Ultras (Commando Freak) nella tana del "Maria De Rosis". E a distanza di 32 anni, il 26 novembre prossimo alle 17:30 presso il teatro Paolella nel centro storico di Rossano, verrà presentato il libro
"26 novembre 1986. Storie Ultras realmente accadute e vividamente immaginate", scritto da
Piero Ammirante e
Walter Pulignano, due storici capi Ultras rossanesi ai quali va il merito e il nostro plauso per aver compiuto un gesto bello per la città e per i tifosi tutti. Un libro nato e scritto di "pancia", dove passione e memoria sono le direttrici di un'avventura bella ed entusiasmante lunga 22 anni (nell'estate del 2008 il gruppo "Quelli di Sempre" si sciolse), racchiuso in 250 pagine e 42 racconti. Gli autori raccontano le origini del movimento Ultras a Rossano. Quando la gloriosa Rossanese si apprestava a ritornare nel calcio dilettantistico nazionale. Aneddoti, amicizia, viaggi, speranze, delusioni, vittorie, illusioni, trasferte infinite ai confini del Mediterraneo, o in Puglia, Campania, Lazio, Toscana. Esisteva solo una fede da seguire e quel gruppo di "folli" ragazzi avevano una massiccia dose di entusiasmo tale da non fargli avvertire la benché minima stanchezza nel farlo. E così, tra le pagine di questo volume (autopubblicato) che va ad arricchire la bibliografia rossanese e del mondo Ultras in generale, troviamo storie su luoghi visitati e vissuti, rapporti - alcuni improntati al “gemellaggio”, altri conflittuali - con le altre tifoserie, le ferree regole dell’agire e, soprattutto, dell'essere Ultras. Dagli albori di quei primi cori e striscioni, fumogeni e tamburi, fino alla costituzione del gruppo “Quelli di Sempre”, fatto di sana e vera amicizia. Una fede, due colori: il rosso ed il blu. Ovunque presenti, questi ragazzi, a prescindere dai risultati delle squadre in campo, dalle società, dalle categorie. Pagine in cui si riportano fatti del tutto inediti e retroscena anche drammatici, come quelli sulla sparatoria di Vibo Valentia e vari tafferugli. Ed ancora le ragioni dell’accesa rivalità con Lamezia e Castrovillari, le società susseguitesi negli anni, i presidenti, i dirigenti, i calciatori e i cori con le coreografie e i boati che si sentivano dal centro città. Il libro rappresenta, quindi, uno spaccato di vita sociale e vissuta, emozioni rincorse e realizzate, persone e personaggi di un mondo fin troppo inesplorato quanto criticato e malvisto, vittima, spesso, di un pregiudizio ingiusto e gratuito. Un atto di amore verso un mondo, il mondo Ultras, che tanto toglie, ma tanto riesce a dare. In primo luogo amicizie e ricordi che mai niente e nessuno potrà cancellare.